Vino Rosso italiano Amarone

Caratteristiche organolettiche:
L'Amarone della Valpolicella si presenta di colore rosso vivo, con note granato e sentori intensi di frutta passita, tabacco e spezie. Al palato  si richiamano note di frutta, accompagnate da una spiccata fragranza ed emergono un carattere asciutto e allo stesso tempo morbido, un corpo pieno e caldo e personalità robusta. 

Cenni storico-culturali e curiosità: 
Questo vino ha una storia relativamente recente, dal momento che venne commercializzato  per la prima volta nel 1953, il riconoscimento DOC arrivò nel 1963 e, finalmente, la DOCG nel 2010. Tuttavia l'origine di questo vino è curiosa: prima della Grande Guerra il Recioto veniva messo in commercio giovane; talvolta, però, poteva capitare che alcune partite restassero invendute e invecchiassero per diversi anni,  dando così agli zuccheri il tempo di fermentare, rendendo il vino più alcolico e meno dolce. Pare sia stato Adelino Lucchese, a capo della Cantina Sociale della Valpolicella che, nel 1936, assaggiando un sorso del Recioto invecchiato, utilizzò per la prima volta il termine Amarone, a indicare la principale caratteristica organolettica del liquido che stava bevendo. Due anni dopo la Cantina Sociale di Negrar etichettò la prima bottiglia col nome di Recioto Amarone. L'assunzione di questo vino fra i grandi rossi italiani si ebbe però soltanto a partire dagli anni Novanta, quando i nuovi gusri del mercato portarono a preferire sempre più gli Amarone ai Recioto. 
Il lungo periodo di appassimento delle uve (più di 100 giorni, ma è comunque legato al ciclo delle stagioni) lo rende un vino unico al mondo.

Abbinamenti consigliati:
Si accompagna ad arrosti di cacciagione da pelo, selvaggina nobile di piuma o a formaggi stagionati. Ottimo anche bevuto da solo a fine pasto.

Zona di produzione:
Valpolicella, in provincia di Verona, costituita da 19 comuni della zona collinare comprese tra Verona a ovest e il lago di Garda a est.

Vitigni con cui è consentito produrlo:
Secondo il disciplinare, questa DOCG deve essere prodotta  con Corvina Veronese (in percentuale variabile fra il 45% e il 95%); in sostituzione si può impiegare il vitigno Corvinone (fino ad un massimo del 50%) e, le percentuali restanti, prevedono l'impiego dell'uva Rondinella (fino a un masismo del 30%) e della Molinara (massimo 25%). 

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