Parte Oggi 8 gennaio 2013 in Italia il concorso ''Che tipo d’olio sei?'': l'iniziativa che vuole aiutare i consumatori ad indentificare la nota dominante e il tipo di olio extra vergine di oliva più vicino al proprio gusto.


Inizia oggi l'interessante concorso ''Che tipo d’olio sei?'' un semplice e simpatico test per capire qual'è l'olio italiano più adatto a te: equilibrato, vivace o delicato?

''Che tipo d’olio sei?'' : scegli, gusta e vinci!
Partecipare è semplice basta collegarsi al sito www.solooliveitaliane.it, registrarsi e rispondere a semplici domande.. Chi partecipa al concorso portà essere sorteggiato vincere una delle 30 forniture di olio extra vergine di oliva firmate dagli agricoltori italiani a marchio FAI.
Ci sono in palio ben 30 confezioni, da 12 bottiglie di olio extra vergine di oliva del tipo: fruttato leggero, fruttato medio o fruttato intenso. Il conocorso è un ottimo modo "per avere ogni giorno la qualità della migliore tradizione gastronomica italiana e sedere a tavola con il principe della dieta mediterranea e la bandiera della salute: l’olio extra vergine di oliva di alta qualità tutta italiana" scrivono nel sito.
Il presidente di Unaprol Massimo Gargano ha aggiunto: “Giocare con gusto è piacevole ma giocare con il gusto conviene perché portare il vero olio extra vergine italiano sul tavola degli italiani riaccende l’economia dei territori e dell’indotto ad essi collegati”.

La partecipazione è gratuita e l'operazione è valida dal 8 gennaio 2013 al 7 febbraio 2014


L'olio italiano: la qualità legata al territorio

“Siamo la patria dei mille colori e dei mille sapori dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità - Ha riferito inoltre  il presidente di Unaprol Massimo Gargano- Il nostro Paese è primo nel mondo per produzioni di alto pregio. I veri oli extra vergini di oliva “made in Italy” si distinguono sul mercato mondiale perché tutti legati a territori diversi che imprimono al prodotto un carattere distintivo unico ed irripetibile. Una sorta di DNA che non è clonabile come ha già fatto su scala mondiale, per gli oli standard, un mercato poco attento al concetto dell’alta qualità”.





Fonte: Ansa



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08/01/2014
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