LUNGAROTTI ESORDIO A VINITALY PER ILBIO PRIMO BIOLOGICO PER MERCATO ITALIANO

  • 11/04/2017

VINO 'ILBIO' COMPLETA MOSAICO GREEN DELLE CANTINE LUNGAROTTI

Il primo vino biologico Lungarotti a uscire sul mercato italiano debutta a Vinitaly. E' ILBIO, Umbria Rosso Igt 2015, e rappresenta un traguardo significativo verso gli obiettivi ecosostenibili da sempre perseguiti dall'azienda.

Colore rosso rubino inteso e brillante, struttura da medio e lungo invecchiamento, il vino è frutto del vitigno principe coltivato nei 20 ettari di vigneto dell'azienda agraria Lungarotti a Turrita di Montefalco (450 metri sul livello del mare), in regime di agricoltura biologica certificata dal 2014. Dal gusto elegante e molto avvolgente all'attacco, con una buona alcolicità (14,50% vol) e richiami alla frutta rossa con note di balsamico, ILBIO fermenta in acciaio con macerazione sulle bucce per 25 giorni e affina per 10 mesi in botti da 30 hl e successivamente in bottiglia per 6 mesi. Il risultato è un vino molto versatile che si abbina ai piatti della cucina italiana ma anche a quelli delle tavole internazionali e una longevità che può arrivare a oltre 10 anni.

Prodotto in 10.000 bottiglie, ILBIO riporta in etichetta il catastale della tenuta dell'azienda agraria Lungarotti a Turrita di Montefalco, con tutte le caratteristiche principali del vigneto e delle uve, riprendendo l'antico uso di riprodurre sulla mappatura tutte le informazioni sul podere.

Cantine Lungarotti. 250 ettari vitati tra la Tenuta di Torgiano (230 ha) e quella di Turrita di Montefalco (quest'ultima certificata bio dal 2014, estensione di 20 ettari), 2 cantine, 27 etichette e 2,5 milioni di bottiglie prodotte. Sono questi i dati che fotografano il 'patrimonio' vinicolo del Gruppo Lungarotti che esprime un fatturato complessivo di 10,3 milioni di euro (2016).

ILBIO, il primo vino biologico Lungarotti a uscire sul mercato italiano al suo debutto al Vinitaly, segue un percorso che da anni l'azienda umbra ha intrapreso con l'obiettivo di azzerare l'impatto ambientale della propria impresa. Non solo vino biologico, quindi, con la tenuta di Montefalco che dopo 3 anni in regime di conversione ha bio-trasformato tutta la sua produzione, ma anche interventi di ottimizzazione dei processi, in vigna e in cantina. L'analisi dell'andamento climatico con le capannine meteo, avviato nella prima metà degli anni '90, ha per esempio ridotto l'uso dei trattamenti fino al 30%; lo stesso risultato si è registrato sui consumi idrici attraverso l'immissione a diverse profondità di sonde 'antispreco' nel terreno, in grado di razionalizzare il bisogno idrico delle vigne.

Poi, sempre in campagna, massimo rispetto per la biodiversità del suolo, con la concimazione organica e il controllo meccanico delle infestanti; ma anche con la salvaguardia di boschetti naturali tra le vigne per la ripopolazione della fauna locale, o il semplice mantenimento dei fossi e delle strade bianche per la regolamentazione delle acque. Ma il pezzo forte, che contribuisce a risparmiare 200 tonnellate/annue di CO2, e a generare un'autonomia termoenergetica del 70% del fabbisogno è l'aver aderito come cantina pilota in ambito nazionale al progetto "Energia dalla vite" (premio Ecomondo). Attraverso lo scarto delle potature, i sarmenti vengono raccolti, triturati e bruciati per ottenere il calore necessario a produrre vapore, acqua calda e – con uno speciale scambiatore – anche acqua fredda per il condizionamento. Un 'tecnocontrollo' dei cicli produttivi raggiunto con importanti investimenti che hanno consentito di ridurre i consumi energetici, ma anche grazie a piccoli accorgimenti quotidiani (recupero dell'acqua di refrigerazione, recupero di materiali come carta, vetro, sugheri usati, le luci a tempo). Tra i progetti sviluppati da Cantine Lungarotti, quello di compensazione di CO2 (assieme alle altre aziende socie dell'Istituto Grandi Marchi), o il recente MeteoWine dell'Università degli Studi di Perugia, che punta a ottimizzare e ridurre l'uso dei fitofarmaci e a migliorare la performance ambientale della produzione.

Ufficio stampa Gruppo Lungarotti: Ispropress

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11/04/2017

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