Vino Bianco italiano Valpolicella

Caratteristiche organolettiche:
Il Valpolicella si presenta di colore rosso tendente al granato con I'invecchiamento; ha un odore vinoso con profumo gradevole, delicato e caratteristico che può ricordare le mandorle amare; in bocca risulta vellutato, di corpo, sapido, armonico.

Cenni storico-culturali e curiosità:
Il vino Retico, molto caro ai romani, si produceva nella Retia, vale a dire la zona collinare e pedemontana che faceva parte della provincia romano-veronese. Del vino invece parlano molt autori latini (come Virgilio), ma è a Plinio il Vecchio che si deve l'attestazione più importante quando, nel Naturalis Historia, fa riferimento al Veronesis Agro come zona di produzione. Il nome Val Polesela è citato nel 1177 in un decreto di Federico Barbarossa e proverebbe da Vallis Poli Cellae, cioè "valle dalle tante cantine". Nel 1200 vengono stilate le prime regole relative alla raccolta e al commercio delle uve e del vino. Nei secoli successivi la Valpolicella si confermò come luogo benefico, in cui poter vivere in condizioni di perfetta salute. Soltanto nella prima metà dell'Ottocento ci si rese conto che mancava una classificazione regolare ed esaustiva delle varietà coltivate in provincia e dei vini prodottti: iniziò così uno studio sistematico finché nel 1872 il sindaco di Verona istituì la prima Società Enologica. All'inizio del Novecento venne pubblicata la "Carta enologica della provincia di Verona" con annessa anche una "Guida alle principali cantine". Nel XX secolo si vide una crisi del settore, dovuto ai due conflitti mondiali e alle malattie della vite: la rinascita della viticoltura della Valpolicella riprese quindi alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Abbinamenti consigliati:
Il Valpolicella è ottimo con i primi piatti (pastasciutta, risotto, minestroni di verdure), i salumi, le trippe in brodo o alla parmigiana.

Zona di produzione:
Valpolicella, in provincia di Verona, costituita da 19 comuni della zona collinare comprese tra Verona a ovest e il lago di Garda a est.

Vitigni con cui è consentito produrlo:
Corvina Veronese (dal 45 al 95%), Rondinella (dal 5 al 30%); possono concorrere alla produzione di questo vino, fino ad un massimo del 25% totale, le uve provenienti dai vitigni a bacca rossa ammessi alla coltivazione per la provincia di Verona o quelli classificati autoctoni italiani, a bacca rossa, ammessi alla coltivazione per la Provincia di Verona, per il rimanente quantitativo del 10%.