Vino Bianco italiano Curtefranca

Caratteristiche organolettiche:
La tipologia Curtefranca bianco si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, un odore delicato, floreale, caratteristico, e un sapore asciutto, morbido, sapido, e armonico.
Il Curtefranca rosso è invece di colore rosso vivo con riflessi rubino brillanti, ha un odore fruttato caratteristico, a volte erbaceo, e in bocca risulta mediamente corposo, asciutto, vinoso, armonico.


Cenni storico-culturali e curiosità:
La vite è presente spontaneamente, in questo territorio, fin dalla preistoria.


Abbinamenti consigliati:
Il Curtefranca bianco esalta le sue poprietà accompagntato da pietanze di pesce, siano esse primi o secondi piatti; è inoltre ottimo come aperitivo, sia da solo che accompagnato da antipasti di pesce o salumi.
La tipologia rosso viene invece servita insieme a primi piatti saporiti, come paste con sughi di carne, e secondi piatti a base di carni bianche. 
Tutte le tipologie di Curtefranca sono comunque ottime abbinate ai piatti della tradizione lombarda.


Zona di produzione:
Territori dei comuni di Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Corte Franca, Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Rodengo
Saiano, Paderno Franciacorta, Passirano, Provaglio d'Iseo, Cellatica e Gussago, 
Cologne, Coccaglio, Rovato, Cazzago San Martino e Brescia.




Vitigni con cui è consentito produrlo:
Per la tipologia bianco vengono usate uve dei vitigni di Chardonnay (per un minimo del 50%); possono inoltre concorrere, fino a un massimo del 50%, le uve Pinot bianco e/o Pinot nero. 
Per il rosso vengono usati invece i vitigni Cabernet franc e/o Carmenere (per un minimo del 20%), Merlot (per un minimo del 25%), Cabernet Sauvignon (da un minimo del 10% ad un massimo del 35%). Possono inoltre far parte della produzione uve dei vitigni a bacche rosse, fino a un massimo del 15%, consentite per la regione Lombardia.

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