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Freie Weinbauern Sudtirol a Bologna

Freie Weinbauern Sudtirol a Bologna

Tra i protagonisti il pioniere della viticoltura biologica

E' per sabato 30 aprile, dalle ore 13 alle 20, al Relais Bellaria Hotel di Bologna l'appuntamento con i Vignaioli dell'Alto Adige (Freie Weinbauern Sudtirol) che presenteranno la loro idea di agricoltura sostenibile e rispettosa della natura. Una giornata di approfondimento, condivisione e scoperta di metodi e coltivazioni alternative, con incontri e un banco d'assaggio organizzato in collaborazione con Onav.  I 24 i produttori presenti, provenienti dalle diverse sottozone dell'Alto Adige, con oltre 120 vini delle varietà, autoctone e internazionali, rappresentative della produzione alto atesina, saranno prezenti per tutto il pomeriggio e sarà possibile partecipare al banco d'assaggio con un ticket d'ingresso di € 15 comprensivo di bicchiere da degustazione; ridotto € 10 per membri ONAV e soci FWS. Un'occasione per approfondire la conoscenza del territorio e incontrare i produttori che presenteranno personalmente i loro vini e il loro modo di vivere il mestiere di viticoltore. I vignaioli dell'Alto Adige sono infatti aziende agricole a gestione familiare che seguono l'intero ciclo produttivo del vino, secondo standard moderni, ma nel pieno rispetto della tradizione. Il tutto valorizzando le diverse varietà coltivate.  Tra i protagonisti dell'evento anche Werner Morandell, pioniere della viticultura biologica in Alto Adige, esperto delle nuove varietà da ibridazione intraspecifica resistenti alle malattie come peronospora e oidio. Nel corso della giornata condurrà il seminario Piwi wines: i vini del futuro?, presentando la sua esperienza di viticoltore e winemaker con una degustazione dei propri vini provenienti da vitigni resistenti.  Il programma completo presto disponibile sul sito www.fws.it Info in breve Data: sabato 30 aprile 2016 Orari di apertura: dalle 13 alle 20 Luogo: Relais Bellaria Hotel, Via Altura, 11/bis – Bologna Produttori presenti: 24 Ingresso: € 15. Ridotto € 10 per membri ONAV e soci FWS. Il bicchiere da degustazione è incluso nel biglietto d'ingresso Parcheggio: gratuito Info: www.fws.it

Vini Veri 2016

Vini Veri 2016

Vini secondo natura (tredicesima edizione dall'8 al 10 aprile)

Rassegna oltremodo importante perché i vignaioli presenti condividono una filosofia produttiva che va oltre la certificazione biologica europea: quella di generare vino senza pesticidi, l’uso della chimica di sintesi in vigna e senza l’uso di addizioni e stabilizzazioni forzate in cantina. Insomma vini del tutto naturali, e non c’è dubbio, perché le aziende presenti a  ViniVeri 2016, hanno infatti tutte autocertificato, sotto la propria responsabilità, di seguire i dettami della “Regola” del Consorzio Viniveri: rispettosa dell’ambiente e della biodiversità, naturale, sostenibile e i loro vini sono stati sottoposti ad un panel di degustazione prima di essere scelti. Vale a dire che i vignaioli si assumono il compito, ovviamente per scelta, di recuperare il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura. Protagonisti della tre giorni di ViniVeri 2016, insieme ai produttori del Consorzio Viniveri, un centinaio di “artigiani del vino” indipendenti italiani ed esteri che presenteranno un assaggio autentico di cultura del territorio con ultime produzioni imbottigliate, assaggi in anteprima, vecchie annate. Protagonisti della tre giorni di ViniVeri 2016, insieme ai produttori del Consorzio Viniveri (Cappellano, Giuseppe Rinaldi, Ezio Cerruti, Ezio Giacomo Trinchero, Serafino Rivella, Eugenio Rosi, Casa Coste Piane, Castello di Lispida, La Castellada, Dario Princic, Zidarich, Vodopivec, Ronco Severo, Mlečnik, Slavček, Massa Vecchia, Podere Luisa, Carla Simonetti, Walter Mattoni, Oasi degli Angeli, Paolo Bea, Praesidium, PaneVino, Salvatore Ferrandes), un centinaio di “artigiani del vino” indipendenti italiani ed esteri che presenteranno un assaggio autentico di cultura del territorio con ultime produzioni imbottigliate, assaggi in anteprima, vecchie annate: dai produttori della Georgia con i vini vinificati secondo la tradizione millenaria nel Qvevri (le anfore di terracotta interrate) ad importanti vignaioli francesi con la conferma della presenza di Emmanuel Giboulot, il viticoltore biodinamico della Côte de Beaune divenuto un simbolo nel mondo dell’approccio naturale per la sua opposizione all’ordine del Prefetto di usare pesticidi nella sua vigna, al ritorno dopo anni di un grande vigneron della Borgogna, Philippe Pacalet, alla prima assoluta del produttore alsaziano Pierre Frick. Oltre ai vini ci sarà spazio anche per produzioni agroalimentari artigianali: rappresentati da una ventina di ditte tra formaggi, salumi, dolciumi, pane, pasta e chi più ne ha più ne metta. Anche quest’anno immancabile e ricercatissima dai tanti appassionati l’Enoteca ViniVeri: la vetrina-bottega posta all’uscita degli spazi espositivi dove sarà possibile acquistare, solo nei tre giorni dell’evento, molte delle rare ed esclusive etichette presenti a ViniVeri a prezzo di cantina.  Il ticket giornaliero di ViniVeri 2016, è di 20 € ed include il calice ed il libretto di degustazione; la manifestazione inizia alle 10 e chiude alle 18 ed è situata nell’Areaexp “La Fabbrica”, in via Libertà 57 a Cerea. Qualcosa sul nutrito programma.  Si inizia venerdì 8 aprile, alle ore 18, con l’incontro-dibattito moderato dal presidente del Consorzio Giampiero Bea che vede protagonisti vignaioli e produttori di vino secondo natura italiani ed europei. Un confronto, attraverso lo scambio di esperienze, sulle buone pratiche e sulle novità circa la proposta dell’etichetta trasparente – che proprio grazie all’azione svolta dal Consorzio Viniveri per avere la possibilità di riportare l’elenco degli ingredienti sull’etichetta del vino – ha trovato l’importante sostegno di Legambiente e della presidenza di Federconsumatori. Durante l’incontro verrà presentata la petizione “Salvaguardiamo la nostra salute. No ai Glifosati” lanciata da Giacomina Maltempi su Change.org e condivisa, sostenuta e promossa dal Consorzio Viniveri.  Sabato 9 aprile alle ore 18.30 nella sala convegni dell’Areaexp “La Fabbrica”, presentazione e proiezione in anteprima nazionale alla presenza dell’autore del documentario “Vitae” di Davide Vanni. Un viaggio della durata di un anno in venti regioni su vecchi treni, autobus, traghetti alla scoperta di 50 aziende accomunate da una filosofia e pratica artigianale nella conduzione della vigna per una qualitativa produzione di vino. Un racconto di uomini, donne e piante di viti. Alle 20.30 una serata con la tradizione culinaria friulana con la cena curata dagli chef della trattoria “Da Nando” di Mortegliano (UD).

Vino e natura protagonisti a San Marino con Sapori DIVINO

Vino e natura protagonisti a San Marino con Sapori DIVINO

Sabato 19 e domenica 20 novembre al Best Western Palace Hotel in programma degustazioni e incontri con 25 vignaioli italiani tra abbinamenti cibo-vino e stage

Un viaggio a bordo del bicchiere tra i vini di venticinque cantine italiane che puntano su qualità e natura per raccontare il proprio territorio: sabato 19 e domenica 20 novembre nella Repubblica di San Marino andrà in scena la prima edizione di “Sapori DIVINO”, una due giorni organizzata da Valorexpo Srl e dedicata a wine lover, operatori e giornalisti con degustazioni, conferenze e stage in cui protagonisti saranno il nettare di Bacco e la terra da cui nasce.  Vigneron provenienti da dieci diverse regioni italiane (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia e Sicilia), più un ospite francese d’eccezione, si ritroveranno all’interno dell’area expo del Best Western Palace Hotel (via Cinque Febbraio, Serravalle) per fare assaggiare i loro vini in abbinamento a tipicità gastronomiche locali. Calice alla mano sarà possibile confrontare bollicine, vini bianchi, rossi e rosé provenienti da diversi terroir italiani e incontrare vignaioli accomunati dalla volontà di fare vino nel rispetto della natura, molti dei quali hanno intrapreso la strada dell’agricoltura biologica e biodinamica. Durante i due giorni, grazie alla collaborazione con l’Associazione Sommelier Repubblica di San Marino, l’Associazione nazionale le Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino e Tannino Wine Bar si svolgeranno conferenze e stage per imparare a conoscere da vicino piccoli e grandi segreti del lavoro in vigna e in cantina e riconoscerne i risultati in bottiglia. Media Partner dell’evento è Italia nel Bicchiere.  L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Per poter assaggiare i vini è possibile acquistare un coupon degustazione comprensivo di calice, sacchetta porta calice e ticket assaggi.  Sapori DIVINO si terrà in concomitanza con la fiera internazionale di prodotti biologici e trattamenti naturali “Health&Beauty” e il “Family Village – Gioca, Impara, Condividi”, ospitate sempre all’interno del Best Western Palace Hotel.  Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il sito: www.valorexpo.com T. 0549/909067 E. saporidivino@valorexpo.com

Filari di Storia, le vigne e le cantine dell'Ager Falernus

Filari di Storia, le vigne e le cantine dell'Ager Falernus

Sabato 8 ottobre e domenica 9 , con la prima edizione di Filari di Storia, le vigne e le cantine dell'Ager Falernus e dell'area della Dop Falerno del Massico saranno aperte ai visitatori in occasione degli ultimi giorni della vendemmia.

Sabato  8 ottobre e domenica 9 , con la prima edizione di Filari di Storia, le vigne e le cantine dell’Ager Falernus e dell’area della Dop Falerno del Massico saranno aperte ai visitatori in occasione degli ultimi giorni della vendemmia. E’ questa la vendemmia del Falerno dell’anno 2769 “ab Urbe condita”, ossia “dalla fondazione di Roma”, prendendo come sistema di datazione quello utilizzato in epoca tardo repubblicana.  Si aprirà al visitatore la rara possibilità  di vivere il lavoro dei vignaioli di oggi, mangiare con loro con la “ Merenda in Vigna “ , visitare i luoghi di produzione, degustare i mosti e i vini, apprendere le tecniche di vinificazione. Sarà possibile grazie al bus navetta, anche osservare gli straordinari resti murari delle unità produttive dei vignaioli di  duemila anni fa, posizionate sui costoni del monte Petrino e del Monte Massico, gioielli archeologici unici al mondo. La famose anfore vinarie conservate presso il Museo Civico Archeologico “Biagio Greco” di Mondragone introdurranno i visitatori in un viaggio nel tempo che porterà fino alle botti e alle bottiglie del XXI secolo. Nelle Terre del Falerno - ovvero nei territori di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e  Sessa Aurunca, - dove si perpetua la Storia dell’eccellenza agroalimentare, il Nettare degli Dei vive da sempre con la passione dei vignaioli  da conoscere meglio  o  scoprire. Filari di Storia è organizzato da Terre del Falerno, l’aggregazione di enti locali e operatori economici e culturali dell’agro omonimo, con la collaborazione del Museo Civico Archeologico “Biagio Greco” di Mondragone e delle Pro Loco dei comuni interessati. Il Tour giornaliero. nei giorni sabato 8 e domenica 9 ottobre, inizierà alle ore 9.00  per terminare nel tardo pomeriggio. Il luogo di ritrovo sarà presso Museo Civico Archeologico “Biagio Greco” di Mondragone dalle ore 9.00 per la registrazione dei partecipanti, per la visita al museo stesso, dove sono conservati molti interessanti reperti della produzione vinicola dell’Antico Falerno, nonchè per una breve illustrazione del comprensorio agrario come si presentava e funzionava in epoca romana. Dalle alle 10.00, con una bus  navetta e guida turistica al seguito, si raggiungeranno i vari luoghi di interesse, tra cui i resti delle ville rustiche disseminate nell’area del Massico. Sono previste le  visite alle cantine e ai vigneti delle aziende Bianchini Rossetti e Volpara (Sabato 8), Vitis Aurunca e Villa Matilde (Domenica 9) con  Degustazioni guidate delle etichette Dop e Igp anche delle altre cantine cantine dell’Ager Falernus. Il prezzo dell’itinerario comprendente trasferimenti in bus navetta, visita guidata alle aziende vitivinicole e ai beni archeologici, merenda del vignaiolo e degustazioni, è stato fissato in ero  € 16,00, con esenzione per i minorenni accompagnati e uno sconto di euro 2 per tesserati Ais, Fisar, Slow Food ( previo esibizione tessera 2016). Le prenotazioni dovranno pervenire entro  giovedì 6 ottobre, specificando il giorno prescelto. I posti sono ovviamente limitati   Per info e prenotazioni:    info@terredelfalerno.it mario stramazzo

GIGANTI DI LANGA: GENERAZIONI DI VIGNAIOLI A CONFRONTO

GIGANTI DI LANGA: GENERAZIONI DI VIGNAIOLI A CONFRONTO

Vignaioli si nasce o si diventa? Cinque vignaioli raccontano il loro rapporto con il territorio. Domenica 20 novembre a Villa Quaranta, Pescantina (VR)

Vignaioli si nasce o si diventa? A questa domanda cercherà di dare risposta il convegno in programma domenica 20 novembre 2016 alle ore 12 a Villa Quaranta di Pescantina (VR) nell'ambito dell'evento Giganti di Langa organizzato dall'associazione culturale Arte&Vino. Il convegno, moderato dal giornalista Paolo Dal Ben, affronterà il tema del passaggio generazionale e della crescita imprenditoriale nelle aziende vitivinicole delle Langhe. Parteciperanno al dibattito cinque produttori di età e visioni differenti: Veronica Santero, dell'azienda Palladino; Pietro Colla dei Poderi Colla; Giulia Negri dell'omonima azienda, figlia di Giovanni Negri della Cantina Serradenari; Sergio Germano, della cantina Ettore Germano, alla quarta generazione di vignaioli e Massimo Rivetti dell'omonima cantina. La manifestazione Giga nti di Langa sarà aperta dalle 11,30 alle 19,30 di domenica 20 novembre con possibilità di assaggi illimitati di Barolo, Barbaresco, Nebbiolo e Barbera. Una giornata interamente dedicata al Piemonte dove si potranno incontrare diverse aziende produttrici, dalle cantine più illustri e blasonate alle nuove realtà che si stanno facendo strada. Per tutto il giorno si potranno inoltre assaggiare ed acquistare prodotti gastronomici realizzati da artigiani piemontesi. Nel pomeriggio due degustazioni a numero chiuso arricchiranno l'offerta della giornata. Alle 15.30 il laboratorio su Barolo e Barbaresco a confronto, dove il giornalista e critico Pier Luigi Gorgoni ci guiderà nella degustazione di sette vini, tre Barbaresco e quattro Barolo. Questi i vini proposti: Barbaresco Canova 2013 – Azienda Agricola Ressia; Barbaresco Rabajà 2013 - Azienda Cortese Giuseppe ; Barbaresco Serraboella 2012 - Azienda Agricola Massimo Rivetti; Barolo Classico 2012 – Ceretto; Barolo Classico 2012 - Oddero Poderi e Cantine; Barolo Ornato 2011 - Azienda Agricola Palladino; Barolo Lazzarito 2009 - Azienda Agricola Ettore Germano. Alle 17.30 il sommelier Roberto Gardini, affiancato dal produttore Mauro Mascarello, ci condurrà alla scoperta del Monprivato, attraverso una verticale di sei annate, che spazieranno dal 1988 al 2010. Il programma completo, prevendita e iscrizione alle degustazioni su http://associazionearte-vino.it/ Info in breve | Giganti di Langa Data: 20 novembre 2016 Orari di apertura: 11,30 – 19,30 Luogo: Villa Quaranta, Via Ospedaletto, 57, 37026 Ospedaletto, Pescantina VR Ingresso: € 18. Ingresso ridotto per soci Ais, Onav, Fis, Fisar e Arte&Vino € 15; per operatori di settore, previo accredito a associazionearte.vino@gmail.com, € 10,00. Laboratori: Barolo e Barbaresco a confronto costo € 35,00; verticale di Monprivato costo € 38,00. Iscrizioni su http://associazionearte-vino.it/negozio/ Info: segreteria.artevino@gmail.com Tel. 391/346.51.87 - 392/755.92.06 _________________________ Associazione culturale Arte&Vino Nata nel 2015 nel veneziano l'associazione culturale Arte&Vino si è specializzata nell'organizzazione di eventi in grado di coniugare la divulgazione dell'arte con la passione per il vino. Tra le iniziative recenti si segnala La notte rosa delle bolle, lo scorso 30 giugno a Villa Widmann Rezzonico Foscari a Mira (VE); Bollicine a Palazzo Albergati il 22 maggio a Bologna e La Valpolicella incontra Palazzo Albergati, sempre a Bologna il 6 marzo scorso. Press info: Michele Bertuzzo                                 Anna Sperotto Studio Cru comunichiamo valori autentici

Fivi al suo esordio romano

Fivi al suo esordio romano

Prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti di Roma

Saranno 212 i vignaioli indipendenti della FIVI che animeranno il Salone delle Fontane all'EUR sabato 13 e domenica 14 maggio 2017 per la prima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti di Roma. Un appuntamento realizzato in collaborazione con Daniele De Ventura di Little Market e fortemente voluto dagli stessi vignaioli, soprattutto per andare incontro a chi a causa della distanza non è mai riuscito a partecipare all'appuntamento di Piacenza di fine novembre. Ma che ha anche un valore istituzionale. "Spostarsi verso sud per noi è una priorità - afferma Matilde Poggi, presidente FIVI – ma Roma ha anche un significato simbolico. È lì che hanno sede le istituzioni ed è lì che vogliamo far sentire sempre di più la voce degli oltre mille Vignaioli Indipendenti di tutta Italia". La FIVI è infatti attualmente impegnata in un dialogo continuo con il Ministero, su temi quali il Dossier Burocrazia, la rappresentanza nei Consorzi di Tutela e i decreti attuativi del Testo Unico del Vino. Quello di Roma sarà un vero e proprio mercato, un'occasione unica per ascoltare direttamente il racconto di chi tutti i giorni vive la vigna e si confronta costantemente con il territorio, per assaggiare i vini dalle mani dei vignaioli e acquistare le bottiglie. Proprio per questo il pubblico troverà a sua disposizione carrelli e cestini: una formula già sperimentata a Piacenza, che ha incontrato il grande favore degli appassionati. Il Mercato dei vini dei Vignaioli Indipenenti sarà aperto al pubblico dalle 11.00 alle 19.00. Ingresso giornaliero € 15.00 (ridotto per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV - AIES e SLOW FOOD). Prevendite on line: https://goo.gl/dQEGNw

Vignaioli indipendenti FIVI festeggia il decennale al VINITALY 2018

Vignaioli indipendenti FIVI festeggia il decennale al VINITALY 2018

La FIVI al Vinitaly a 10 anni dalla fondazione con uno spazio che cresce: 158 vignaioli presenti. Per l'anniversario una degustazione speciale con Slow Food. Area FIVI: Padiglione 8 - stand B8/B9, C8/C9, D7/D9, E7/E9

Una presenza che cresce di ben 42 unità rispetto allo scorso anno, quando i vignaioli erano 116. Cresce di pari passo anche lo spazio espositivo che passa da 640 a 830 metri quadri. Quella di quest'anno sarà la quarta partecipazione per la Federazione dei Vignaioli Indipendenti e l'occasione per celebrare i 10 anni di attività. "Dieci anni sono un bel traguardo – dichiara Matilde Poggi, Presidente FIVI – ma sono convinta che saranno solo i primi di una lunga vita per la nostra realtà. Sono stati anni intensi che ci hanno visto portare avanti e combattere molte battaglie a livello istituzionale sia a Roma che a Bruxelles. I successi raggiunti hanno fatto crescere la nostra credibilità tra le istituzioni, il pubblico e tra i produttori. È per questo che sempre più vignaioli aderiscono alla nostra associazione e partecipano ai nostri eventi". Per festeggiare il traguardo del decennale è prevista una degustazione organizzata da Slow Food. Mercoledì 18 aprile alle ore 11 in Sala Iris (Palaexpo, ingresso A1 piano -1) Matilde Poggi e Giancarlo Gariglio, curatore della guida Slow Wine, condurranno una degustazione dedicata ai primi vignaioli che credettero nell'associazione: Paolo Saracco con il Moscato d'Asti 2017; Manni Nössing con il Kerner 2016, Peter Dipoli e il suo Voglar 2014; Vigneti Massa con il Derthona Montecitorio 2011; Les Crêtes e il Fumin 2008; Villa Bucci con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Ris. 2008; Pieropan con il Soave Cl. Calvarino 2008; Tenuta di Valgiano con il Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano 2008. L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti che vanno prenotati alla mail s.ricciardelli@slowfood.it. L'Area FIVI è al Padiglione 8, stand B8/B9, C8/C9, D7/D9, E7/E9. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.

VINATUR SEMPRE PIÙ CONTROLLI E ANALISI PER I VIGNAIOLI NATURALI

VINATUR SEMPRE PIÙ CONTROLLI E ANALISI PER I VIGNAIOLI NATURALI

Presentati i risultati delle ricerche condotte dall'Associazione e gli obiettivi per il futuro. Da luglio controlli estesi a 50 aziende campione

Durante l'ultima assemblea dei soci il consiglio direttivo e il presidente Angiolino Maule hanno annunciato un forte aumento dei controlli tra gli associati. Le aziende campione non saranno più dieci, come lo scorso anno, ma cinquanta. Ognuna di queste verrà sottoposta ad una serie di verifiche eseguite da parte degli enti CCPB, Valoritalia, Suolo e Salute e ICEA, che avranno il compito di valutare il rispetto del disciplinare di produzione Vino VinNatur da parte della cantina, dal terreno alle attrezzatture, dalla vigna all'imbottigliato. Angiolino Maule e Stefano Zaninotti, biologo di Vitenova Vine Wellness, hanno presentato i numeri della sperimentazione e i risultati delle verifiche realizzate dall'Associazione VinNatur dal 2011 ad oggi. Lo scopo di queste indagini è di dare al viticoltore alcune informazioni scientifiche accurate sul suo terroir, in modo che questi possa operare per preservare la condizione del suo terreno o attivarsi per migliorarla, imparando sul campo. "Quanto più togliamo sostanze estranee al vigneto, tanto più ci avviciniamo alla sua vera essenza - afferma Angiolino Maule - Ma dobbiamo ricordarci che in natura il vuoto non esiste e che ogni volta che io intervengo sul mio terreno subito qualcos'altro si verifica e quindi ne altera l'equilibrio. Attraverso il lavoro che stiamo facendo in collaborazione con Vitenova ci proponiamo di migliorare il rapporto tra l'uomo e la terra, in modo che i vini diventino piena espressione del terroir a cui appartengono, con viti più equilibrate, che non necessitano di trattamenti, per preservare l'ambiente vigneto in modo sempre più naturale. In cantina abbiamo imparato a fare vini senza difetti senza aggiungere null'altro che bottiglia e tappo. Nel vigneto non abbiamo ancora questa conoscenza. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ad avere un terreno talmente vivo che la pianta si difenda da sola". VinNatur – Associazione Viticoltori Naturali L’associazione VinNatur nata nel 2006 riunisce piccoli produttori di vino naturale da tutto il mondo che intendono difendere l’integrità del proprio territorio. Scopo dell’associazione è unire le forze di questi vignaioli per dare ad ognuno maggior forza, consapevolezza e visibilità condividendo esperienze, studi e ricerche. Scopo dell’associazione è anche quello di promuovere la ricerca scentifica e divulgare la conoscenza di tecniche naturali e innovative. Negli anni sono nati diversi progetti di ricerca tra le aziende associate e alcune Università e Centri per la Sperimentazione. Alla nascita le aziende aderenti a VinNatur erano 65. Oggi sono 190, per un totale di 1500 ettari di vigna che producono 6 milioni e 500 mila bottiglie di vino naturale, di cui circa 5 milioni in Italia. Per associarsi i viticoltori devono accettare di sottoporre i propri vini all'analisi dei pesticidi residui, per poter garantire la genuinità dei vini. Villa Favorita è l'evento che permette all'Associazione VinNatur di vivere e di ampliare nel tempo i propri traguardi.

FIVI porta le istanze dei vignaioli al Ministro Centinaio

FIVI porta le istanze dei vignaioli al Ministro Centinaio

I Vignaioli Indipendenti pongono tre questioni: limiti di utilizzo del rame, rappresentatività nei consorzi e cumulo di cariche. Poggi: "diaologo costruttivo"

La FIVI ha sottoposto al Ministro le più urgenti questioni di cui si si sta occupando. In primo luogo, la proposta europea di riduzione dei limiti di utilizzo del rame, che rischia di essere fortemente penalizzante per la viticoltura biologica italiana. I Vignaioli hanno poi espresso le proprie preoccupazioni per l'attuale regolamentazione del sistema di voto e di rappresentanza nei consorzi di tutela delle denominazioni di origine, all'interno dei quali si verificano situazioni di concentrazione del potere decisionale che possono penalizzare la partecipazione più ampia da parte degli attori delle filiere vitivinicole e segnatamente dei viticoltori. Infine, la FIVI ha sottoposto al ministro le proprie perplessità riguardo alle situazioni di cumulo di cariche che possono oggi verificarsi tra lo svolgimento del ruolo di amministratore di un consorzio di tutela e il medesimo ruolo ricoperto negli organismi di controllo deputati a svolgere l'attività nei confronti e a tutela delle denominazioni di origine. “È stato molto importante per FIVI – ha dichiarato Matilde Poggi al termine dell'incontro - poter rappresentare al Ministro le proprie istanze che, come si può constatare agevolmente, non sono richieste a beneficio dei Vignaioli Indipendenti bensì oggettivi miglioramenti per tutta la filiera vitivinicola di qualità in Italia. Durante l’incontro abbiamo inoltre sottolineato il fatto che FIVI non fornisce servizi a pagamento ai suoi associati, ma si limita a rappresentarne gli interessi”. Il Ministro Gian Marco Centinaio ha prestato attenzione alle proposte dei Vignaioli e alle argomentazioni che le supportano, esplicitando la propria volontà di lavorare, su quanto a lui sottoposto, immediatamente. “Il proposito di FIVI – prosegue Poggi - da ora innanzi è quello di mettersi a disposizione del Ministero per collaborare sull'implementazione delle proposte e vigilare sull'effettiva traduzione in atti concreti della volontà, emersa in modo comune e convergente, di rafforzare la competitività del comparto vino e l'affidabilità delle strutture organizzative che lo guidano e lo controllano."

Vinitaly 2019 ancora più spazio per i Vignaioli Indipendenti

Vinitaly 2019 ancora più spazio per i Vignaioli Indipendenti

Aumenta l'area espositiva del collettivo FIVI all'interno del Padiglione 8 a Verona Fiere. 212 vignaioli su una superficie di 1200 metri quadri

Cresce il numero di Vignaioli Indipendenti FIVI che parteciperanno a Vinitaly 2019: quest’anno saranno 212, tutti riuniti nell’area comune al Padiglione 8, in uno spazio espositivo di 1200 metri quadri. Nel 2018, durante l’edizione che ha festeggiato i dieci anni di attività di FIVI, i vignaioli presenti erano 158, in 830 metri quadri. Le porte del più importante salone internazionale d’Italia dedicato a vini e distillati si apriranno domenica 7 aprile per chiudersi mercoledì 10. All’interno del Padiglione 8 le 212 aziende del collettivo FIVI presenteranno al pubblico e agli operatori i loro vini, frutto di una viticoltura artigianale che vuole farsi custode del territorio in cui nasce e delle sue tradizioni. Il vignaiolo FIVI è colui che coltiva le proprie vigne, produce e imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. “11 anni in cui abbiamo lottato e sostenuto tenacemente numerose istanze hanno portato la FIVI a essere un punto di riferimento per chi crede in una viticoltura rispettosa del territorio e della tradizione. – Dichiara la Presidente Matilde Poggi – L’aumento delle adesioni e dello spazio espositivo rispetto alla precedente edizione di Vinitaly riflette un consenso profondo e sempre più diffuso per la natura delle nostre richieste e per lo stile con cui le conduciamo. Le occasioni di confronto costruttivo che abbiamo sempre ricercato con le istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo hanno accresciuto la nostra credibilità ai loro occhi e, di conseguenza, agli occhi di pubblico e produttori. Questo ci sprona a continuare con entusiasmo e sempre nuova energia nel nostro lavoro”. L'Area FIVI è al Padiglione 8, stand B8/B9, C8/C9, D8/D9, E8/E9, F8/F9/F10, G8/G9, H8/H9/H10. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono circa 1200 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.

Cena spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori al Castello di Spessa di Capriva del Friuli

Cena spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori al Castello di Spessa di Capriva del Friuli

Mercoledì 3 luglio 2019 Cena spettacolo di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori al Castello di Spessa di Capriva del Friuli In scena 20 chef con vignaioli, distillatori, artigiani del gusto.

La cena spettacolo sarà allestita in un contesto carico di suggestione, il parco storico che circonda il maniero, ora elegante Resort. Legato a nobili casate e illustri ospiti come Giacomo Casanova, il Castello di Spessa – le cui origini risalgono al 1200 – si trova nel cuore del Collio Goriziano ed è completamente circondato dalle vigne della tenuta, fra cui si snodano le 18 buche del Golf Country Club Castello di Spessa. Nel suo sottosuolo è scavata la più antica e scenografica cantina del Collio, dove invecchiano i pregiati vini della tenuta, che Casanova definì “di qualità eccellente”. Dopo il benvenuto con golosità di una quindicina di produttori, inizierà per i presenti uno straordinario percorso del gusto in una ventina di tappe firmate dagli chef dei 20 ristoranti del gruppo, che cucineranno in diretta davanti al pubblico inediti piatti di alta creatività. Attenti alle esigenze alimentari, gli chef proporranno anche piatti per celiaci e vegetariani. Accanto ad ogni chef, altrettanti vignaioli proporranno raffinati abbinamenti fra cibi e vini. In chiusura, ciascun chef presenterà la sua personalissima interpretazione del dolce estivo. Da 19 anni portabandiera delle eccellenze enogastronomiche di questa regione del Nord Est, straordinario melting pot di genti, culture, cibi, il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori è un affiatatissimo gruppo composto da una sessantina di aziende top-quality: 20 ristoratori che - dal mare Adriatico alle Alpi - sono portabandiera delle molteplici anime della cucina regionale, pensata e rielaborata da ciascuno secondo il proprio personalissimo percorso di ricerca; 22 tra vignaioli e distillatori, e un qualificato gruppo di artigiani del gusto e realtà ad essi collegate. Insieme rappresentano quanto di meglio offre questa terra in fatto di enogastronomia. Il gruppo è pioniere del format, oggi in gran voga, che vede i grandi chef cucinare in contemporanea davanti al pubblico, per raccontare la propria terra attraverso cibi e vini. Il menu della serata è disponibile su www.friuliviadeisapori.it. La Cena Spettacolo inizia alle 20.00. L’entrata è consentita fino alle 21.00. È gradito l’abito elegante. Dai parcheggi dedicati all’evento è disponibile un servizio di navette. Per informazioni: Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori   Tel 0432 538752 - info@friuliviadeisapori.it FRIULI VENEZIA GIULIA VIA DEI SAPORI I Ristoranti: Ai Fiori di Trieste, Al Gallo di Pordenone, Al Grop di Tavagnacco, Al Paradiso di Paradiso, Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, All’Androna di Grado, Campiello di S. Giovanni al Natisone, Carnia di Venzone, Costantini di Tarcento, Da Nando di Mortegliano, Da Toni di Gradiscutta, Ilija Tarvisio, La Primula di S. Quirino, La Subida di Cormòns, La Taverna di Colloredo di M.Albano,  La Torre di Spilimbergo, Lokanda Devetak di San Michele del Carso, Mondschein di Sappada, Sale e Pepe di Stregna, Vitello d’Oro di Udine. Al percorso gastronomico di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori si affiancano anche vignaioli e distillerie, eccellenze nel settore agroalimentare e artigiani del gusto: insieme, il gruppo è il portabandiera di quanto di meglio offre a tavola il Friuli Venezia Giulia. I vignaioli e i distillatori eccellenti: Bastianich, Castello di Spessa, Dario Coos, Di Lenardo, Edi Keber, Ermacora, Eugenio Collavini, Forchir, Gradis’ciutta, Jermann, La Viarte, Livio Felluga, Livon, Marco Felluga, Petrussa, Ronco delle Betulle, Sirch, Venica&Venica, Villa Parens, Vistorta, Zidarich, Nonino Distillatori in Friuli dal 1897. Gli artigiani del gusto: l’Aceto di Sirk; le confetture e i salumi dell’azienda agricola Devetak Sara; i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova; il prosciutto al cartoccio di Dentesano; il prosciutto crudo di San Daniele di DOK Dall’Ava; le golosità a base di trota di FriulTrota di San Daniele; i formaggi e i prodotti della Latteria di Cividale; i tartufi di Muzzana Amatori Tartufi; i pani del Forno di Rizzo di Tarcento; i dolci della Pasticceria Simeoni di Udine; la Gelateria Scian di Cordenons; il panettone di Maria Vittoria di Dall’Ava Bakery; la gubana de L’Antica ricetta di Cormòns; le farine e il baccalà del Mulino Zoratto di Codroipo; i conigli allevati all’aperto di Coniglionatura di Precenicco, il pregiato pesce della vallicoltura Valle del Lovo di Carlino, il caffè di Oro Caffè di Udine. Le realtà ad essi collegate: Lis Lavanderia per tovaglie di qualità; Globus noleggio attrezzature per catering. Con la collaborazione di: Camera di Commercio di Udine e Promo Turismo FVG

Vignaioli di montagna tra vino e cinema spazio anche alla gastronomia

Vignaioli di montagna tra vino e cinema spazio anche alla gastronomia

Speck e formaggi di malga completano la proposta della manifestazione che a Bologna unisce cinema ed enologia delle terre alte. Svelati anche i vini delle masterclass di lunedì 3 febbraio.

Ad affiancare i 40 vignaioli di Trentino e Alto Adige nella tre giorni di Vignaioli di montagna, in programma alla Fondazione Cineteca di Bologna dall’1 al 3 febbraio 2020, saranno le specialità gastronomiche di qualità tipiche di Trentino e Südtirol. Ne scaturisce un racconto a più voci, tra sapori e immagini, del territorio di montagna, realizzato grazie al supporto delle Camere di Commercio di Trento e Bolzano.  In particolare, il pubblico potrà conoscere il progetto Trentino di malga, marchio collettivo frutto dell’iniziativa della Camera di Commercio di Trento, dedicato alla promozione di specialità casearie d'alpeggio ottenute con metodi tradizionali. Ciascuna delle varietà riconosciute dal marchio si distingue per qualità organolettiche e sensoriali, che variano con la vegetazione, la flora microbica locale, le razze bovine e le tecniche di lavorazione del latte. Oltre ai formaggi, i presenti potranno assaggiare anche una selezione di Speck artigianale südtirolese della macelleria Stampfl di Bolzano. Si tratta di una ricetta tradizionale che prevede, tra il resto, l’affumicatura per tre settimane con legno di faggio e sei mesi di stagionatura. Ne risulta uno speck di alta qualità con una bassa concentrazione di sale e un’importante aromaticità. Ottimi per accompagnare formaggi, speck o da gustare da soli, gli Schüttelbrot dell’Azienda Fritz e Felix Brot, piccoli panini croccanti a base di farina di segale, acqua, lievito, sale e spezie, e il pane artigianale fatto con lievito madre del Panificio Moderno di Rovereto (TN), una realtà che ha puntato molto sul recupero delle varietà cerealicole territoriali e sui processi di lievitazione naturale. Con l’evento alle porte, gli organizzatori hanno rivelato i produttori e i vini in degustazione nelle tre masterclass in programma lunedì 3 febbraio alla Biblioteca Renzo Renzi. Ogni degustazione proporrà quattro vini di vignaioli altoatesini e quattro di vignaioli trentini, spaziando da varietà autoctone quali Teroldego, Nosiola e Lagrein a vitigni internazionali come il Pinot Nero e il Pinot Bianco, che nella regione hanno trovato un’espressione unica.  Vignaioli di montagna si svolgerà in tre giorni. Sabato primo febbraio la Biblioteca Renzo Renzi ospiterà la mostra dedicata ai vini artigianali delle terre alpine, un grande banco d’assaggio che vedrà la partecipazione di 20 vignaioli trentini e 20 altoatesini. Domenica 2 febbraio sarà dedicata all’anteprima della 68ª edizione del Trento Film Festival (25 aprile – 3 maggio 2020), con il doppio appuntamento pomeridiano con Persorsi. Si tratta di una passeggiata immersiva e multisensoriale nella viticoltura di montagna, dalle Dolomiti al Lago di Garda. In serata la proiezione di Our Blood Is Wine (di Emily Railsback, USA, 2018, 78’), un documentario nato da un'idea del cineasta e sommelier Jeremy Quinn. Infine lunedì 3 febbraio tre masterclass sulla vitienologia delle terre alte. Si inizierà alle 11.00 con Valli, colline e montagne: un viaggio di quota in quota, condotta dal giornalista e scrittore Massimo Zanichelli con Hannes Baumgartner, presidente dei Freie Weinbauern Südtirol. Alle 13.00 Sostenibilità: una meta, tante strade con Helmuth Zozin, direttore ed enologo delle Tenute Manincor, accompagnato dal presidente del Consorzio Vignaioli del Trentino, Lorenzo Cesconi. Si chiuderà alle 15.00 con Teroldego e Lagrein: due “cugini” alla prova del tempo guidata da Fabio Giavedoni, curatore della guida Slow Wine, con i vignaioli Giulio De Vescovi e Andreas Berger. Il costo è di 25 euro per un laboratorio, 40 euro per due e 60 euro per tre. Posti limitati con preiscrizione obbligatoria al modulo forms.gle/Wsr6NDeuKdC6HpaU9  Il programma e i costi su www.trentofilmfestival.it, www.vignaiolideltrentino.it e www.fws.it  Vignaioli di montagna nasce nel 2017 nel contesto del Trento Film Festival, su iniziativa della Camera di Commercio di Trento e della Camera di Commercio di Bolzano, in collaborazione con il Consorzio Vignaioli del Trentino e i Freie Weinbauern Südtirol. Le passate edizioni dell’appuntamento biennale hanno avuto luogo a Trento nelle sale di Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca provinciale del Trentino.

FIVI scrive ai ministri Bellanova e Gualtieri subito interventi fiscali a favore dei Vignaioli e della ristorazione

FIVI scrive ai ministri Bellanova e Gualtieri subito interventi fiscali a favore dei Vignaioli e della ristorazione

Le proposte della Federazione: IVA agevolata sul vino al 10%, emissione della fattura solo al momento dell'incasso e posticipo versamento IVA delle fatture già emesse.

Sono principalmente tre le azioni che i Vignaioli chiedono: IVA agevolata sul vino al 10%, IVA relativa alle cessioni di vino diventi esigibile al momento dell’incasso della fattura e sospensione del versamento dell’IVA relativa alle fatture già emesse da marzo. Il primo comma dell’articolo 6 del DPR 633/72 prevede infatti che le cessioni di beni mobili si considerano effettuate nel momento della loro consegna o spedizione. Alla luce della situazione che ha portato alla sospensione di tutte le attività di somministrazione, tenuto conto che la loro ripresa ed il loro ritorno a livelli economici pre-pandemia saranno incerti, difficoltosi e lunghi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha chiesto ai Ministri che, fino al 31/12/2023, l’IVA relativa alle vendite di vino all’Horeca sia esigibile solo al momento dell’incasso delle fatture e non al momento della consegna o della spedizione. La richiesta, quindi, è che anche la fattura sia emessa solo dopo aver incassato il corrispettivo dovuto. Per le vendite già effettuate, da marzo in avanti, e per le quali è già stata emessa la relativa fattura di vendita, la FIVI richiede che l’IVA sia considerata “in sospeso” (come avviene per le cessione alla Pubblica Amministrazione) e che diventi esigibile soltanto all’atto dell’incasso della stessa precedentemente emessa. Inoltre FIVI per favorire l’acquisto di vino e per sostenere il settore vitivinicolo, ha chiesto anche che, fino ad almeno il 31/12/2023, l’aliquota IVA non sia quella ordinaria del 22%, ma quella agevolata del 10%. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".  Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro. I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata. 

Arriva l'app FIVI trovare i Vignaioli Indipendenti non è mai stato così facile

Arriva l'app FIVI trovare i Vignaioli Indipendenti non è mai stato così facile

Aggiornamenti sul mondo FIVI, geolocalizzazione delle cantine e info utili su eventi e fiere: in contatto diretto con i Vignaioli grazie alla nuova applicazione.

L’app apre un canale diretto sul mondo FIVI, dando la possibilità di accedere facilmente al sito e di restare aggiornati sulle news dell’associazione. L’applicazione facilita inoltre l’incontro sul territorio con i Vignaioli: è possibile fare una ricerca dei soci, per ordine alfabetico, per regione o parola chiave, geolocalizzare le cantine FIVI presenti in tutta Italia, avviare il navigatore per raggiungerle e mettersi in contatto per organizzare visite e degustazioni. “Su 1300 soci FIVI sono stati quasi 800 quelli che hanno aderito all’iniziativa, fornendo informazioni e dati per inserire le loro cantine nell’app – spiega Rita Babini, consigliere FIVI - Uno sforzo collettivo volto a offrire maggiori possibilità di contatto con appassionati e sostenitori, dopo il rinvio dell’appuntamento di fine novembre con il Mercato dei Vini a causa della pandemia di Covid-19. L’app FIVI è uno strumento per rafforzare la rete dei Vignaioli, favorire l’incontro sul territorio e sostenere sempre di più l’enoturismo”. Tra le funzioni dell’applicazione ci sono la localizzazione delle cantine più vicine alla propria posizione e la selezione di una lista di quelle preferite. È possibile anche mettersi facilmente in contatto con i Vignaioli e acquistare i loro vini attraverso dei tasti rapidi. Nella sezione Eventi sarà inoltre inserito il programma delle fiere a cui parteciperà la Federazione con le relative informazioni sugli stand e gli espositori. L’app FIVI è disponibile, in lingua italiana o inglese, per il download gratuito negli store Apple e Android. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".  Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 95 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,8 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 330 milioni di euro. I 13.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.

FIVI4FUTURE: il nuovo progetto dei Vignaioli Indipendenti per l'agricoltura del futuro

FIVI4FUTURE: il nuovo progetto dei Vignaioli Indipendenti per l'agricoltura del futuro

Un programma pluriennale per formare al meglio i Vignaioli. Prima azione: aumentare la biodiversità dei vigneti.

Un programma in linea con il piano decennale Farm to Fork, messo a punto dalla Comunità Europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente e che prevede in ambito agricolo di ridurre del 50% l’utilizzo di fitofarmaci entro il 2030. La prima azione attivata è un progetto di ricerca, elaborato da FIVI in collaborazione con la società di consulenza Perleuve dell’agronomo Giovanni Bigot e con l’Università degli Studi di Udine, che punta ad aumentare la biodiversità dei vigneti attraverso la progressiva eliminazione degli insetticidi di sintesi, la riduzione degli insetticidi biologici e il monitoraggio degli organismi utili. Il progetto, della durata di 3 anni, prevede come prima fase il monitoraggio dei fitofagi e dei loro antagonisti in vigna. Le informazioni raccolte sono condivise tramite l’app 4Grapes® dalle singole aziende e sono utili per mappare a livello nazionale la presenza dei principali artropodi dannosi alla vite, di acari e insetti utili, individuare le strategie di intervento a minor impatto e a creare le basi per un sistema nazionale di condivisione dati tra i soci della Federazione. In questi primi 4 mesi di attività i Vignaioli che hanno aderito a questa azione hanno eseguito 3.912 rilievi su 277 vigneti, controllando in totale 61.657 organismi. “FIVI4FUTURE vuole essere un progetto di ampio respiro: una sorta di contenitore di tante azioni, delle quali questa sulla riduzione degli insetticidi è solo la prima – sottolinea Gaetano Morella, Vicepresidente della Federazione – In questo caso i dati raccolti ci restituiranno la fotografia della situazione su tutto il territorio nazionale, dando alle aziende la capacità di capire se, come e quando intervenire nel migliore dei modi. Una ricerca promossa dai Vignaioli per i Vignaioli stessi, grazie alla collaborazione con partner scientifici di alto profilo”. Oltre a dimezzare l’uso dei prodotti fitosanitari, riducendo ulteriormente quelli più dannosi per ambiente e salute umana, l’Unione Europea ha individuato nel programma Farm to Fork altri tre obiettivi fondamentali: diminuire del 50% le perdite di sostanze nel suolo e del 20% l’uso dei fertilizzanti; ridurre del 50% le vendite di antimicrobici destinati all’allevamento e di antibiotici per l’acquacoltura, diminuendo i rischi dovuti all’antibioticoresistenza; destinare il 25% dei terreni agricoli ad agricoltura biologica. “L’obiettivo dell’intero progetto FIVI4FUTURE – conclude Morella - è quello di formare gli associati affinché possano vivere in modo consapevole e responsabile la transizione dell’agricoltura verso pratiche sempre più sostenibili”. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono oltre 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.

Vignaioli in band, ovvero Vino e musica, Trani 12 settembre

Vignaioli in band, ovvero Vino e musica, Trani 12 settembre

Vignaioli in band è un evento all'insegna del vino e della musica. Ovvero una serata di festa durante la quale alcuni talentuosi soci del Movimento Turismo del Vino Puglia - che coltivano la passione per la musica - si esibiranno per la gioia degli enoturisti e appassionati. 'La manifestazione si svolge con il contributo del Teatro Pubblico Pugliese – sottolinea Massimiliano Apollonio, presidente MTV Puglia – e rappresenta l'occasione di riprendere a marciare (dopo il fermo emergenza sanitaria) con eventi e attività che mettono al centro il vino, poesia della terra e prodotto che esporta nel mondo storia, tradizione e cultura della nostra regione'.

Il concerto è articolato in 2 sessioni: 19/20.30 e 21/22.30. Sul palco – suonando da soli o in jam session – si esibiranno i seguenti vignaioli:  Acoustica trio band (Cantine Santa Lucia), Gianfelice D'Alfonso del Sordo (Cantine D'Alfonso del Sordo) al pianoforte e band, Gregory Perrucci (Cantine Felline) al pianoforte, Ulrico Priore (Cantine d'Araprì) al contrabbasso e band. In contemporanea, sulla terrazza panoramica di Palazzo Beltrani, una degustazione di vini rossi, bianchi e rosati dei soci MTV Puglia delizierà i palati. La terrazza sarà organizzata in banchi d'assaggio con sommelier che accompagneranno nella scelta dei vini per conoscere le differenze tra i diversi vitigni autoctoni e le sfumature interpretative di ciascuna etichetta. La degustazione sarà abbinata ai nostri prodotti tipici e al racconto del territorio di riferimento, della cantina e del processo produttivo.  Il costo della partecipazione all'evento è pari a 15euro e comprende: calice in vetro con il marchio MTV Puglia e tasca portacalice, degustazione e partecipazione al concerto. Per chi volesse visitare la città occorre la prenotazione e sarà calcolato un costo aggiuntivo.  L'ingresso a Palazzo Beltrani è limitato a 200 persone per ciascuna sessione pertanto è obbligatoria la registrazione sul link https://t.ly/Beltrani. In osservanza del D.l. 111/21 è possibile svolgere le suddette attività solo se in possesso di certificazione verde COVID-19 che può essere rilasciata dopo: somministrazione almeno della prima dose di vaccino con validità dal quindicesimo giorno successivo fino alla data prevista per la somministrazione della seconda dose (nel caso di vaccino a doppia dose). La certificazione verde ha in ogni caso una validità di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Guarigione dall'infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi). Test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).  Le aziende del MTV Puglia partecipanti all'evento: Apollonio (Monteroni di Lecce), Candido (San Donaci), Carvinea (Carovigno), Conte Spagnoletti Zeuli (Andria), Coppi (Turi), d'Araprì (San Severo), d`Alfonso del Sordo (San Severo), De Falco (Novoli), Felline (Manduria), Le Vigne di Sammarco (Cellino San Marco), Produttori Vini Manduria (Manduria), Rivera (Andria), Santa Lucia (Corato), Tormaresca (Minervino), Torrevento (Corato). La manifestazione rientra nel progetto 'Vino, poesia della terra' realizzato dal Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia e incluso nella programmazione 'Custodiamo la cultura in Puglia' - Fondo Speciale per la Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40 art. 15 comma 3 - Investiamo nel vostro futuro.

10° Mercato FIVI a Piacenza: i Vignaioli Indipendenti guardano al futuro

10° Mercato FIVI a Piacenza: i Vignaioli Indipendenti guardano al futuro

Dal 27 al 29 novembre a Piacenza Expo 680 Vignaioli. Al centro della riflessione i temi del progetto FIVI4Future: sostenibilità, biodiversità e ricerca. Quattro le masterclass per conoscere da vicino il mestiere del Vignaiolo.

I 680 Vignaioli che riempiranno gli spazi espositivi di Piacenza Expo saranno i protagonisti di un’edizione molto attesa, che - dopo lo stop forzato del 2020 - coinvolgerà il pubblico focalizzando l’obiettivo su una transizione dell’agricoltura verso pratiche sempre più sostenibili, per tutelare il territorio e preservare l’ecosistema. FIVI4Future - I Vignaioli coltivano la ricerca è infatti il progetto strategico pluriennale lanciato dalla Federazione, articolato in numerose azioni che mettono al centro la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità nei vigneti, premiato dalla Guida Essenziale di DoctorWine come Premio Progetto Qualità 2022. Gli appuntamenti di approfondimento, per capire meglio chi sono e come lavorano i Vignaioli che aderiscono alla FIVI, saranno quattro, in programma tra sabato e domenica. Si inizierà sabato 27 con un incontro speciale per festeggiare i dieci anni del Mercato, un’insolita degustazione dal titolo Il Mercato dei vini FIVI: una storia indipendente - Dieci anni di Mercato raccontati, assaggiati e disegnati dal vivo. Francesco Scalettaris e Gio Di Qual, autori del libro Conoscere il vino. Manuale a fumetti per bere con gusto (edizioni Beccogiallo), ricostruiranno la storia del Mercato a parole, disegni dal vivo e degustazione di vini, coinvolgendo alcune delle aziende che hanno partecipato con entusiasmo al Mercato fin dalla prima edizione, Vignaiole e Vignaioli tra i pionieri della FIVI. Saranno presenti Gianmario Cerutti - Vignaiolo in Piemonte, Lucia Barzanò - Vignaiola in Lombardia, Maddalena Pasqua di Bisceglie - Vignaiola in Veneto, Luca Orsini - Vignaiolo in Toscana, Antonio Cosmi - Vignaiolo in Lazio ed Elisabetta Musto Carmelitano - Vignaiola in Basilicata. In preparazione per il sabato pomeriggio invece una speciale degustazione che punterà i riflettori sulla scena vitivinicola del Sud Italia. Nella giornata di domenica al mattino ci sarà la masterclass Castelli di Jesi e Matelica: quasi amici - Il Verdicchio tra storia e strategie per il futuro, dove i Vignaioli Ampelio Bucci e Aldo Cifola, due padri nobili del Verdicchio, racconteranno i rispettivi territori tra analogie e differenze, storia e strategie, di fronte all’imminente rivoluzione nei disciplinari. A condurre la degustazione i Vignaioli Mario Pojer e Christoph Künzli. Nel pomeriggio Avanguardia Refosco - Dal sottosuolo al Morus Nigra in 5 annate con Lorenzo Mocchiuti - Vignaiolo in Friuli Venezia Giulia. Morus Nigra è il nome botanico del gelso dalle more nere, pianta molto diffusa tra i vigneti nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, territorio che si andrà a scoprire attraverso una varietà storica, ancora pienamente da valorizzare: il Refosco dal Peduncolo Rosso. L’incontro sarà condotto dal Vignaiolo Camillo Favaro. L’ingresso al Mercato sarà regolamentato secondo le normative previste per la sicurezza sanitaria anti-Covid e si potrà accedere solo previa esibizione del green pass. Un punto per effettuare tamponi rapidi sarà attivo a pagamento all’ingresso della Fiera. La manifestazione è organizzata dalla FIVI - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti in collaborazione con Piacenza Expo. I biglietti d’ingresso e per le degustazioni saranno disponibili in prevendita sul sito www.mercatodeivini.it dalla seconda metà di ottobre. INFO IN BREVE | Mercato FIVI a Piacenza: Quando: sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 novembre 2021 Dove: PiacenzaExpo - Località le Mose, Via Tirotti, 11 - Piacenza Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00, lunedì dalle 10.00 alle 18.00 Parcheggio: gratuito Ingresso giornaliero: € 15.00 comprensivo di bicchiere per degustazioni Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso). Info utili: 500 i carrelli disponibili per gli acquisti I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.

Vignaioli Indipendenti regalano un analizzatore enzimatico all'Istituto Agrario di Catanzaro

Vignaioli Indipendenti regalano un analizzatore enzimatico all'Istituto Agrario di Catanzaro

In collaborazione con DNAphone, è stato consegnato agli studenti dell’Istituto "Vittorio Emanuele II" di Catanzaro durante il Mercato dei Vini FIVI a Piacenza.

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, in collaborazione con l’azienda DNAphone, ha regalato all'Istituto Tecnico Agrario Statale "Vittorio Emanuele II" di Catanzaro un analizzatore enzimatico per le analisi del vino nel laboratorio didattico. Lo strumento è stato consegnato durante il Mercato dei Vini FIVI a Piacenza Expo domenica 28 novembre alla dirigente Rita Elia e ai professori Alberto Carpino e Giuseppe Caruso in rappresentanza dell’Istituto. Da moltissimi anni gli studenti dell’Agrario guidati dai loro insegnanti producono vino, coltivando direttamente le vigne, raccogliendo le uve e vinificandole nella cantina dell’Istituto. “A nome del mio Istituto scolastico, della dirigente dottoressa Rita Elia, di tutto il corpo docente e di tutti gli studenti desidero ringraziare la FIVI per averci voluto gratificare con un dono così importante – commenta il professore Alberto Carpino – Siamo contenti di aver potuto visitare il Mercato e di aver fatto la conoscenza dei Vignaioli Indipendenti. La nostra scuola produce vino, sempre tra mille difficoltà, sin dal 1923 come è inciso sul primo gradino della nostra cantina. Questo dono per noi rappresenta un grande riconoscimento per il nostro lavoro”. Quello che è stato regalato agli studenti e ai docenti è un dispositivo prodotto da DNAphone per l’analisi enzimatica di controllo nelle varie fasi della produzione (maturazione, fermentazioni, affinamento) su un’unica piattaforma. “La sostenibilità passa attraverso la ricerca – commenta Matilde Poggi, Presidente della FIVI – Crediamo nella formazione delle nuove generazioni e abbiamo scelto questo Istituto per la sensibilità e l’impegno nella realizzazione dei loro progetti. Speriamo che questo strumento possa essere un utile aiuto per la loro formazione, attendiamo con gioia di incontrare gli studenti e i docenti al Mercato dei Vini”. La Federazione ha recentemente lanciato FIVI4Future - I Vignaioli coltivano la ricerca, un progetto strategico pluriennale articolato in numerose azioni che mettono al centro la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità nei vigneti. Questi temi sono al centro delle tre giornate del Mercato dei Vini a Piacenza Expo, dal 27 al 29 novembre, dove il pubblico potrà conoscere da vicino i Vignaioli indipendenti, custodi di una viticoltura autentica, e il loro lavoro.  La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono circa 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.

Gian Marco Centinaio ai Vignaioli FIVI: urge una revisione della rappresentatività nei Consorzi

Gian Marco Centinaio ai Vignaioli FIVI: urge una revisione della rappresentatività nei Consorzi

I Vignaioli Indipendenti hanno incontrato il Sottosegretario al Mercato di Piacenza. Presentato un dossier di proposte ritenute prioritarie per il settore.

Serve un tavolo di confronto che coinvolga tutti gli attori della filiera. È l’opinione di Gian Marco Centinaio, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che è intervenuto all’assemblea dei Vignaioli Indipendenti durante la decima edizione del Mercato dei Vini a Piacenza Expo, domenica 28 novembre. L’incontro è stata l’occasione per la FIVI di presentare all’attenzione del Sottosegretario un dossier d’intervento su alcuni aspetti ritenuti problematici per il lavoro quotidiano della categoria. I temi principali su cui i Vignaioli hanno cercato il confronto, oltre alla rappresentatività all’interno dei Consorzi, sono stati la semplificazione burocratica e la legge per il contenimento del consumo del suolo agricolo. Il Sottosegretario Centinaio ha sottolineato come durante la pandemia il settore dell’agroalimentare sia stato uno dei pochi in crescita e ha annunciato l’arrivo di 25 milioni di euro in più per la promozione del settore vino. “L’incontro con il Sottosegretario Gian Marco Centinaio qui al Mercato dei Vini è stato un importante momento di confronto, che ci auguriamo avrà presto riscontro concreto nell’apertura del tavolo auspicato dal Sottosegretario – commenta Matilde Poggi, Presidente della FIVI - La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti si impegna quotidianamente a portare avanti gli interessi dei Vignaioli, attori della filiera che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo di una produzione vitivinicola di qualità, sostenibile ed etica così come nella tutela del territorio e nella produzione”. Il primo punto presentato nel dossier è un tema molto importante e discusso dalla FIVI: la necessità di rivedere il criterio di rappresentanza nei Consorzi di tutela attualmente in vigore, con l’obiettivo di dare voce a tutti gli attori. Infatti attualmente la normativa vigente (DM 232/2018, art. 8) stabilisce che i voti siano attribuiti in funzione della produzione vitivinicola dell’anno precedente, senza alcuna attenzione al numero di produttori. FIVI è tornata a chiedere anche un’effettiva semplificazione delle procedure burocratiche, che richiedono sempre più tempo per il loro assolvimento. Gli oneri affrontati quotidianamente dai vignaioli sono numerosi e sembra che il processo di digitalizzazione viaggi in senso contrario rispetto alla semplificazione. Si è chiesto inoltre di tutelare il consumo di suolo delle aree viticole pregiate, che ogni anno si vedono ridotte, riaprendo i lavori per il disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono oltre 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.

IMPORTANTI RICONOSCIMENTI AI VINI DELL'ALTO ADIGE: PREMIATO IL TERRITORIO E LA DEDIZIONE DEI VIGNAIOLI ALTOATESINI

IMPORTANTI RICONOSCIMENTI AI VINI DELL'ALTO ADIGE: PREMIATO IL TERRITORIO E LA DEDIZIONE DEI VIGNAIOLI ALTOATESINI

Cinque prestigiose guide enologiche internazionali premiano i vini dell'Alto Adige con il massimo dei voti.

A dimostrarlo i prestigiosi riconoscimenti e relativi punteggi assegnati loro dalle cinque più rinomate guide enologiche internazionali. Da Decanter a Robert Parker, da Vinum a Falstaff passando per James Suckling i vini prodotti dalle cantine, dalle tenute e dai vignaioli indipendenti dell'Alto Adige hanno ottenuto anche nel 2021 punteggi eccellenti per ben 73 volte. A dimostrazione dell'ampiezza dell'offerta vinicola dell'Alto Adige c'è il fatto che i complessivi 73 punteggi massimi assegnati a 57 diversi vini siano distribuiti tra ben oltre 24 produttori. Significativo il prestigioso riconoscimento assegnato a Cantina Terlano che ha ottenuto il primo posto nella categoria "Best White" nella guida enologica Decanter World Wine Awards con il suo "Terlaner Grand Cuvée 2018". "Questi importanti riconoscimenti – afferma il Direttore del Consorzio Eduard Bernhart – ci riempiono di orgoglio e premiano il minuzioso e paziente lavoro di tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti nel settore vitivinicolo e che, instancabili, si prodigano per portare nei calici di tutto il mondo vini di altissima qualità capaci di trasmettere al meglio la vocazione enologica del nostro territorio." Confrontando le classifiche tra vini bianchi e rossi, il risultato – almeno per quanto riguarda le loro valutazioni nelle cinque più prestigiose guide enologiche internazionali – è indiscutibile. Tra i 57 vini dell'Alto Adige valutati con 95 o più punti, ci sono 36 bianchi, 18 rossi e 3 spumanti metodo classico. Tra i vini bianchi i Sauvignon (10 punteggi massimi per 8 vini) e i Terlaner (10/3) si collocano al primo posto, seguiti dal Gewürztraminer (8/7), dal Bianco dell'Alto Adige (7/4), dal Pinot bianco (6/6) e dallo Chardonnay (6/5) nonché dal Riesling con due valutazioni di almeno 95 punti. Moscato giallo, Kerner, Sylvaner e Grüner Veltiner chiudono la lista con un punteggio massimo per ciascuno. Trionfatore assoluto, e non solo tra i vini rossi, è tuttavia il Pinot nero, che ha ottenuto 12 punteggi massimi per 11 vini. La classifica dei rossi prosegue con Cabernet Sauvignon (3), Lagrein (2) e Merlot (2). FALSTAFF Dalla guida tedesca arriva la valutazione più alta che assegna 99 punti al Pinot bianco Terlaner Rarity 2008 della Cantina Terlano. DECANTER Nella guida enologica Decanter 2021, invece, sono due i vini dell'Alto Adige che sono riusciti a piazzarsi nella categoria massima, la cosiddetta Platinum. Si tratta del Moscato giallo Passito Quintessenz 2017 della Cantina Kaltern e del Sauvignon Lafóa 2019 della Cantina Colterenzio, entrambi con 97 punti. JAMES SUCKLING Il vino altoatesino di punta secondo la guida enologica di James Suckling 2021 è invece il Terlaner Sauvignon Lieben Aich 2019 di Manincor (98 punti). ROBERT PARKER Ad aggiudicarsi la valutazione più alta tra tutti i vini dell'Alto Adige – 98 punti – da Robert Parker è il Pinot bianco Terlaner Rarity 2008 della Cantina Terlano. VINUM  Il vino altoatesino più premiato dalla guida Vinum è il Cabernet Sauvignon Cor Römigberg 2016 della tenuta Alois Lageder che supera tutti gli altri vini dell'Alto Adige grazie ai suoi 96 punti.

FIVI: Lorenzo Cesconi è il nuovo presidente dei Vignaioli Indipendenti

FIVI: Lorenzo Cesconi è il nuovo presidente dei Vignaioli Indipendenti

Rinnovato anche il Consiglio direttivo che rimarrà in carica per i prossimi tre anni.

Lorenzo Cesconi, Vignaiolo in Trentino, è il nuovo Presidente di FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti. È stato eletto mercoledì 9 marzo a Piacenza durante l’assemblea ordinaria dei soci che ha visto anche il rinnovo del Consiglio direttivo della Federazione. Cesconi succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di FIVI per nove anni e attualmente ricopre il ruolo di Presidente di CEVI, Confédération Européenne des Vignerons Indépendants. Lorenzo Cesconi, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda agricola con 20 ettari di vigneto suddivisi tra la zona di Pressano e della Valle dei Laghi. Fa parte del Consiglio direttivo della Federazione dal 2013 ed è stato vicepresidente nell’ultimo triennio. “Ringrazio i Vignaioli e i Consiglieri che mi hanno dato fiducia e hanno scelto di affidarmi il ruolo di Presidente di questa grande famiglia che è FIVI – dichiara Cesconi – Una famiglia che è cresciuta in numero di associati, siamo ormai quasi a 1400 soci, ma anche come autorevolezza: FIVI è ormai riconosciuta sia a livello politico che sindacale come un interlocutore serio e affidabile. Credo nei valori che il concetto di Vignaiolo esprime: lavorare nel e per il territorio, applicando la stessa filosofia, legata ai valori della terra, dal vigneto alla cantina fino alla vendita. Il mio impegno come Presidente è di continuare il lavoro di chi mi ha preceduto, Costantino Charrere e Matilde Poggi. Conto sull’aiuto di tutti per farlo al meglio perché FIVI è fatta di braccia, tante braccia e teste che lavorano per raccogliere i frutti che ci dona la terra”. Oltre a lui sono stati riconfermati nel ruolo di consiglieri Rita Babini, Vignaiola in Emilia Romagna; Paolo Beretta, Vignaiolo nelle Marche; Luca Ferraro, Vignaiolo in Veneto; Luigi Maffini, Vignaiolo in Campania; Gaetano Morella, Vignaiolo in Puglia; Diletta Nember, Vignaiola in Lombardia; Ermes Pavese, Vignaiolo in Valle d’Aosta e Stefano Pizzamiglio, Vignaiolo in Emilia Romagna. Entrano nella squadra sei nuovi consiglieri: Ludovico Maria Botti, Vignaiolo nel Lazio; Francesco Maria De Franco, Vignaiolo in Calabria; Walter Massa, Vignaiolo in Piemonte; Pietro Monti, Vignaiolo in Piemonte; Monica Raspi, Vignaiola in Toscana e Stefan Vaja, Vignaiolo in Alto Adige. FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta". Attualmente sono oltre 1300 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 13.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola.

VENDEMMIA ORNELLAIA 2022: HEINZ (DIRETTORE),

VENDEMMIA ORNELLAIA 2022: HEINZ (DIRETTORE), "ESPRESSIONE DI GRANDE QUALITÀ GRAZIE A VERSATILITÀ VIGNAIOLI"

Una stagione di contraddizioni climatiche: versatilità e resilienza dei vignaioli per raggiungere un'espressione di grande qualità.

La vendemmia 2022 si è conclusa e ora si possono tirare le somme di una stagione fatta di contraddizioni climatiche eccezionali. Axel Heinz, direttore di Ornellaia, la descrive paragonandola ad una sfida continua che ha richiesto la capacità interpretativa dell'uomo per adeguare i processi lavorativi. "Un'annata sempre sul filo, dove il disastro si disegnava continuamente all'orizzonte, ma dove i vari eventi climatici alla fine si sono saputi bilanciare per azzerare, poi, i loro corrispettivi effetti negativi, permettendo ai vignaioli, capaci di flessibilità mentale e resilienza, di trovare un'espressione articolata di grande qualità." Da un'analisi climatica, l'annata 2022 era cominciata in modo regolare senza far presagire nessuna difficoltà, con temperature invernali nella norma e una primavera fresca con un germogliamento della vite leggermente ritardato. Nel mese di maggio le condizioni si sono totalmente invertite, con temperature alte oltre i 30°C e assenza totale di pioggia per 75 giorni consecutivi mettendo a dura prova le fasi di accrescimento, fioritura e invaiatura delle piante. La vendemmia è cominciata anticipata il 9 di agosto con la raccolta dei primi grappoli di Sauvignon Blanc, ma subito interrotta dall'arrivo dei tanto attesi temporali estivi che hanno sconvolto, ancora una volta, i fenomeni climatici fino a quel momento caratterizzanti la stagione. Le abbondanti piogge hanno dato una svolta annullando lo stress idrico e riattivando, invece, il processo di maturazione. Il clima di metà settembre fresco e soleggiato ha creato le condizioni quasi perfette per la maturazione dei Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. La lettura in vigna e in cantina dell'andamento climatico eccezionale ha richiesto alcuni accorgimenti per raggiungere un'espressione di grande qualità come la raccolta notturna delle prime uve bianche, per preservare freschezza e fragranza, l'utilizzo della cella-frigo per tenere basse le temperature delle uve e la cernita attenta e meticolosa degli acini appassiti e di quelli rimasti verdi dalla invaiatura. Non sono mancate anche le sperimentazioni in vinificazione con l'introduzione dell'uso delle anfore che hanno affiancato barriques e tonneaux. "Nei vini è evidente il timbro di un'annata calda", li descrive Axel Heinz. "Si svelano, infatti, ampi e corposi, ma bilanciati da una bella vena acida e una precisione di aromi. I Sauvignon Blanc esprimono il lato esotico con profumi di frutta tropicale, i Viognier e Vermentini, invece, presentano tutta l'estensione delle note floreali. I Merlot, meno concentrati del solito e con difficoltà a liberare il contenuto delle loro bucce, hanno richiesto lunghe macerazioni statiche fino ad ottenere una piacevole densità, priva di rusticità tannica. Al contrario, i Cabernet si sono mostrati con tonalità intense e strutturati, già dai primi giorni di macerazione, sviluppando un profilo aromatico molto classico con tipiche note di cassis per il Cabernet Sauvignon e sentori di violetta speziata per Cabernet Franc. Sorprendente la loro grande freschezza aromatica, punteggiata da accenti mentolati e balsamici con una trama tannica e vellutata, ottima premessa per un lungo e armonioso invecchiamento". Adesso tocca all'ultima sfida del 2022: "il momento dei blend, quando sarà necessario trovare il giusto equilibrio tra le varie componenti per esprimere i numerosi pregi che il 2022 ha saputo regalare a chi, con fatica, rispetto e dedizione si è messo in ascolto della natura" conclude Axel Heinz. Ornellaia Il nome ORNELLAIA evoca l'eccellenza enologica ed interpreta l'espressione autentica della bellezza toscana. La tenuta si trova sulla costa toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre Viale dei Cipressi. La gamma vede al vertice Ornellaia Bolgheri DOC Superiore e Ornellaia Bianco. Completano la gamma dei rossi il "second vin" Le Serre Nuove dell'Ornellaia Bolgheri DOC Rosso, Le Volte dell'Ornellaia e per i vitigni in bianco il Poggio alle Gazze dell'Ornellaia. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in poco più di trent'anni - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi di pubblico e di critica internazionale.

Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Ottime performance registrate nella gestione dei rifiuti e nella riduzione delle emissioni. La redistribuzione del valore aggiunto è pari al 98%.

Il documento, pubblicato a dicembre 2022, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di riferimento del Global Reporting Initiative (GRI) e nell’ottica dei Sustainable Development Goals (SDGs) e presenta il bilancio delle attività relativo agli anni 2021, 2020 e 2019. Il Bilancio verrà presentato giovedì 22 dicembre all’Assemblea dei Soci della cooperativa maremmana. Lo scopo è informare tutti i soggetti coinvolti nell’attività della cantina sull’andamento finanziario, sugli impatti economici, sociali e ambientali, e sugli aspetti di governance aziendale più rilevanti. “Il Bilancio di Sostenibilità – spiega Benedetto Grechi, presidente della Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – rappresenta quello spirito di chiarezza e di trasparenza che da sempre ci caratterizza. Si tratta di un documento prezioso, che ci permette di fare il punto della situazione, per crescere ancora l’anno prossimo e negli anni a venire”. Per quel che riguarda la sostenibilità ambientale, tra i risultati più importanti va sottolineata l’ottima performance registrata nella gestione dei rifiuti, dove il 60% di quelli prodotti (195 su 322 tonnellate) viene recuperato con lo scopo di favorire una gestione circolare dei processi produttivi. A questa si aggiunge l’eccellente esito nella riduzione delle emissioni, dimostrato anche dal calcolo della PEF (Product Environmental Footprint, valore che misura l’impronta ambientale del prodotto lungo tutta la filiera, dal vigneto allo smaltimento del packaging), che ha portato negli anni a sensibili miglioramenti, a seguito di azioni e piani attivati per monitorare i parametri di rilievo dell’impronta ambientale. Nell’ambito della sostenibilità sociale ed economica, la redistribuzione del valore aggiunto, ovvero la quota che l’organizzazione produce con la propria attività e che distribuisce ai soggetti a cui riconosce la qualità di portatori di interessi, è pari al 98% del valore economico generato, dato che evidenzia il ruolo di primo piano rivestito dalla cooperativa nel tessuto economico del territorio. “Sono onorato – conclude Grechi – di presiedere da oltre trent’anni questa realtà, nata mezzo secolo fa con lo scopo di valorizzare la Maremma e il Morellino di Scansano, e che si dimostra sempre più capace di dare una possibilità anche alle nuove generazioni di vignaioli, chiamate a coltivare e a prendersi cura di queste meravigliose colline”.

Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Ottime performance registrate nella gestione dei rifiuti e nella riduzione delle emissioni. La redistribuzione del valore aggiunto è pari al 98%.

Il documento, pubblicato a dicembre 2022, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di riferimento del Global Reporting Initiative (GRI) e nell’ottica dei Sustainable Development Goals (SDGs) e presenta il bilancio delle attività relativo agli anni 2021, 2020 e 2019. Il Bilancio verrà presentato giovedì 22 dicembre all’Assemblea dei Soci della cooperativa maremmana. Lo scopo è informare tutti i soggetti coinvolti nell’attività della cantina sull’andamento finanziario, sugli impatti economici, sociali e ambientali, e sugli aspetti di governance aziendale più rilevanti. “Il Bilancio di Sostenibilità – spiega Benedetto Grechi, presidente della Cantina Vignaioli Morellino di Scansano – rappresenta quello spirito di chiarezza e di trasparenza che da sempre ci caratterizza. Si tratta di un documento prezioso, che ci permette di fare il punto della situazione, per crescere ancora l’anno prossimo e negli anni a venire”. Per quel che riguarda la sostenibilità ambientale, tra i risultati più importanti va sottolineata l’ottima performance registrata nella gestione dei rifiuti, dove il 60% di quelli prodotti (195 su 322 tonnellate) viene recuperato con lo scopo di favorire una gestione circolare dei processi produttivi. A questa si aggiunge l’eccellente esito nella riduzione delle emissioni, dimostrato anche dal calcolo della PEF (Product Environmental Footprint, valore che misura l’impronta ambientale del prodotto lungo tutta la filiera, dal vigneto allo smaltimento del packaging), che ha portato negli anni a sensibili miglioramenti, a seguito di azioni e piani attivati per monitorare i parametri di rilievo dell’impronta ambientale. Nell’ambito della sostenibilità sociale ed economica, la redistribuzione del valore aggiunto, ovvero la quota che l’organizzazione produce con la propria attività e che distribuisce ai soggetti a cui riconosce la qualità di portatori di interessi, è pari al 98% del valore economico generato, dato che evidenzia il ruolo di primo piano rivestito dalla cooperativa nel tessuto economico del territorio. “Sono onorato – conclude Grechi – di presiedere da oltre trent’anni questa realtà, nata mezzo secolo fa con lo scopo di valorizzare la Maremma e il Morellino di Scansano, e che si dimostra sempre più capace di dare una possibilità anche alle nuove generazioni di vignaioli, chiamate a coltivare e a prendersi cura di queste meravigliose colline”.