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LUNGAROTTI CRESCE NEL 2015, SI APRONO NUOVI MERCATI EXPLOIT DI SVIZZERA E COREA

LUNGAROTTI CRESCE NEL 2015, SI APRONO NUOVI MERCATI EXPLOIT DI SVIZZERA E COREA

Bene anche la performance enoturistica (12 appartamenti dell’agriturismo Poggio alle vigne, wine resort Le Tre Vaselle, enoteca) che cresce del 7% per un valore globale prodotto dal Gruppo Lungarotti di 11,8mln di euro. Tra i risultati migliori, le vendite addirittura triplicate in Svizzera e più che raddoppiate in Corea. Torna invece a crescere la Russia – in controtendenza rispetto al dato nazionale (-30,4%) – che fa segnare un aumento della domanda del 147% ma che a causa della perdita dell’anno precedente ancora non raggiunge i livelli 2013. Mentre rimane stabile uno dei mercati UE principali, la Germania, fa +8% un buyer altrettanto importante come la Danimarca e cresce sensibilmente il Belgio (+47%). Sempre nell’ambito europeo, significative aperture di nuovi mercati, in primis in Turchia, poi in Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Bulgaria. Nell’extra Ue si conferma strategico il Canada (+12%), mentre stabile è il Giappone e ancora fase di lancio la Cina. “Lo scorso anno - ha detto l’amministratore unico, Chiara Lungarotti – è stato importante sul fronte della riorganizzazione dell’assetto di vendita presso alcuni Paesi target, come gli Usa e la Cina, ma altrettanto significative sono state le aperture o le riattivazioni di mercati emergenti. Scelte – ha proseguito Lungarotti - che potranno rivelarsi vincenti nel prossimo futuro”. Nei 250 ettari vitati tra la Tenuta di Torgiano e quella di Turrita di Montefalco, le due Cantine Lungarotti producono 2,5 milioni di bottiglie, per un totale di 28 etichette esportate in 50 Paesi nel mondo. Chiude bene il 2015 il Rubesco, storico portabandiera del brand umbro, che registra un +5% sul fronte del mercato interno e un +9,3% delle vendite estere, ma segnano ottimi risultati anche gli ultimi nati in casa Lungarotti, L’U Bianco e L’U Rosso, protagonisti di una linea moderna pensata anche per i palati più giovani. Le produzioni di olio, grappe, condimento balsamico d’uva e confetture completano l’offerta agroalimentare del Gruppo, impegnato da quasi 30 anni anche in campo culturale. A Torgiano il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell’Olivo e dell’Olio (MOO) della Fondazione Lungarotti custodiscono oltre 5000 anni di storia di due simboli della cultura mediterranea.

SOAVE BY THE GLASS

SOAVE BY THE GLASS

Il Soave torna nuovamente in Giappone

Il Soave torna nuovamente in Giappone con “Soave by the glass”, strategia promozionale a duplice binario: da un lato azioni mirate per importatori, operatori di settore e stampa specializzata; dall'altro iniziative di carattere diretto per avvicinare i consumatori. “Con questa nuova iniziativa  – spiega Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – intendiamo portare avanti quanto fino ad ora costruito nel mercato giapponese che si sta confermando pronto e ricettivo nei confronti del Soave. E' inoltre una bella occasione per conoscere meglio da vicino le ultime tendenze tra i consumatori”. Le città di riferimento saranno la capitale Tokyo, Fukuoka, la città più popolosa dell'isola di Kyushu, ed Osaka, nella regione del Kansai, seconda città giapponese per numero di abitanti e metropoli commerciale molto dinamica. Le tre città ospiteranno seminari e degustazioni guidate per gli operatori dal 21 al 25 giugno, mentre la campagna dedicata ai consumatori finali sarà operativa su tutto il territorio nazionale a partire dal primo luglio.  La missione promozionale è fortemente voluta dal Consorzio del Soave, in collaborazione con l’agenzia Wellcom e l’ufficio ICE di Tokio, forte dei successi ottenuti lo scorso anno. Va detto che secondo una recente indagine di Wine Intelligence in Giappone cresce l'interesse nei confronti del vino: sono infatti 36,1 milioni i giapponesi che si definiscono wine lovers, con un consumo procapite annuo di 8,7 litri. Il Sol Levante si conferma grande importatore con 186.383 ettolitri, per un giro d’affari di 950 milioni di dollari. L'Italia lo scorso anno ha spedito in Giappone 34.706 ettolitri di vino.  La campagna rientra nell’ambito di una mirata strategia promozionale che comprende appuntamenti sia in Italia che all’estero: in tal direzione il Consorzio ha fatto della pianificazione e della calendarizzazione di eventi e di iniziative il suo punto di forza a tutto vantaggio delle aziende socie. Alla missione nella terra del sol levante partecipano:  Bertani Cantina del Castello Cantina di Monteforte Cantina di Soave Cantine Vitevis Corte Adami Corte Mainente Marcato Franchetto La Cappuccina Le Battistelle Montetondo Pagani Tenuta Sant Antonio Vicentini Villa Erbice  In ognuna delle due tappe per le aziende già attive sulla piazza nipponica è prevista una masterclass dedicata in particolare ai sommelier ed ai proprietari dei locali che aderiranno alla campagna “Soave by the Glass”. A seguire un “walk around tasting” dove ogni singolo produttore potrà proporre in degustazione l’intera gamma dei propri vini. Opportunità importante anche per le aziende non ancora presenti sul mercato che avranno la possibilità di incontrare buyer selezionati durante una serie di incontri a Tokyo, Fukuoka ed Osaka. L’azione promozionale entrerà nel vivo il 1° Luglio quando si darà il via alla vera e propria campagna Soave by the glass che coinvolgerà oltre 250 locali in tutto il territorio giapponese: un periodo ampio durante il quale ogni locale aderente attiverà una promozione speciale dedicata al Soave. 

Sono trentacinque i locali vincitori del Premio Carta Canta premiati oggi ad Enologica.

Sono trentacinque i locali vincitori del Premio Carta Canta premiati oggi ad Enologica.

Il concorso, patrocinato da Enoteca Regionale dell'Emilia-Romagna, Enologica e Fipe, premia le Carte dei Vini che propongono un assortimento qualificato di vini dell'Emilia-Romagna.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE   Premio Ambasciatore Emilia Romagna In Italia | Premia: Simona Caselli, Assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca.   Enoteca Trimani, Roma   Miglior Ambasciatore Dell’Emilia Romagna all’estero | Premia: Pierluigi Sciolette, Presidente Enoteca Regionale Emilia Romagna Osteria e Enoteca Romagna (NY) Ristorante Totidè (Londra,Uk)   Miglior Carta Ristorante | Premia: Marco Nannetti (Gruppo Cevico) Ristorante Laghi, Campogalliano Osteria Emilia, Campogalliano La Scuderia, Dozza Nuova Roma, Sasso Marconi La Grotta, Brisighella Il Don Giovanni, Ferrara Locanda Appennino, Predappio Quarto Piano, Rimini La Voglia Matta, Fusignano Retro Gusto, Savignano sul Rubicone (non presente) Amerigo 1934, Savigno   Miglior Carta Enoteca | Premia: Anselmo Chiarli (Cleto Chiarli) Enoteca Benincasa, Maranello Enoteca Tumedei, Bologna Enoteca Kavatappi, Faenza Ca de bè, Bertinoro (non presente)    Premio Speciale Focus Territorio | Premia: Roberto Sarti (Caviro) La Palta, Piacenza La Taverna del Gusto, Piacenza Osteria della Luna, Vignola (MO) I Mugnai, Monteveglio (BO) (non presente) La Marianaza, Faenza   Miglior Carta Wine Bar | Premia Claudio Biondo (Riunite & Civ) Vinoteca - Cantina Urbana, Modena Vineria Delle Erbe, Bologna Vineria Nuova, Ravenna   Miglior Carta Hotel | Premia: Matteo Musacci, Presidente Fipe Emilia Romagna Il Cappello, Ravenna Al Vecchio Convento, Portico di Romagna (FC)   Miglior Proposta Agriturismo | Premia: Massimo Lorenzi (Enio Ottaviani) Badia Della Valle, Lutirano   Premio Speciale Stabilimenti Balneari | Premia: Giorgio Medici (Presidente Medici Ermete e Figli) Salsedine367, Lido di Savio   Premio Assortimento Annate Storiche | Premia: Eleonora Rossi (Cantina di Carpi e Sorbara) San Domenico, Imola   Premio Miglior Narratore | Premia: Giorgio Melandri, curatore di Enologica Marco Nannetti, Enoteca Italiana Bologna Roberto e Fabio Olmeti, La Baita Faenza Diego Sorba, Il Tabarro Parma   Miglior Carta Assoluto | Premia: Ambrogio Manzi, Direttore Enoteca Regionale Emilia Romagna Agriturismo Cerro di Montepetra, Sogliano sul Rubicone   Finalisti (non vincitori) Enoteca La Cantina, BO La Bottega Dei Sapori, Redù (MO) Enoteca Storica Faccioli, Bologna Enoteca La Zaira, Valsamoggia (BO) Enoteca Noble Major, Fiorano Modenese (MO) Enoteca Giro Di Vite, Bologna           Enoteca Oivos, Cattolica (RN)] Bar Latteria 229, Zola Predosa (BO) Hotel Doge, Riccione Agriturismo Casina Pontormo, Bertinoro (FC) Ristorante Luce, Berna (non presenti) Il Grissino, Berna  (non presenti)

ANTEPRIME TOSCANA 2017 VINI TOSCANI SEMPRE PIU' APPREEZZATI ALL'ESTERO. FATTURATO 16 CONSORZI OLTRE 1 MILIARDO

ANTEPRIME TOSCANA 2017 VINI TOSCANI SEMPRE PIU' APPREEZZATI ALL'ESTERO. FATTURATO 16 CONSORZI OLTRE 1 MILIARDO

La Regione Toscana ha presentato le Anteprime 2017 alla Fortezza da Basso Stati Uniti, Germania e Canada principali mercati. Interesse anche per il "bianco"

Firenze, 11 febbraio 2017 – Sfonda quota un miliardo di euro il fatturato dei sedici Consorzi di tutela del vino toscano che oggi alla Fortezza da Basso hanno presentato le Anteprime 2017 in un evento rivolto al mercato globale, organizzato da Regione Toscana, con la collaborazione di PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze. Con un aumento del 55 per cento del fatturato rispetto a dieci anni fa e un’altissima propensione all’esportazione, le aziende che producono vini toscani DOP rappresentano oggi un importante motore della crescita economica del territorio, come ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, durante la presentazione: «L’export dei vini toscani di qualità non accenna ad arrestarsi, segnando per la prima volta una crescita costante per tre anni di fila. Le esportazioni di vini toscani DOP (DOC/DOCG) nel 2016 hanno, infatti, raggiunto la cifra di 586 milioni di euro, segnando un incremento del 2,05% rispetto al 2015 e addirittura del 10,4% sul 2014». Numeri tanto più significativi se paragonati alla lieve flessione accusata dalle esportazioni vitivinicole complessive, per le quali si è passati da 903 milioni di euro nel 2015 a 858 milioni di euro stimati per il 2016 (-5,24%) e che evidenziano come il mercato premi sempre di più i prodotti di qualità. Positive le ricadute occupazionali: la filiera del vino toscano fornisce lavoro a oltre 25mila addetti, con un incremento del 5 per cento negli ultimi dieci anni. Tra i Paesi che nel 2016 hanno acquistato maggiormente bottiglie di vini toscani gli Stati Uniti (139 milioni di euro di export), la Germania (62 milioni), il Canada (34 milioni), il Regno Unito (25 milioni) e la Svizzera con 21 milioni di euro. E non si tratta solo di “rosso”. Infatti, l’export dei bianchi DOP è aumento del 12% sull’anno precedente, con una domanda crescente dall’Asia, come dimostrano i casi di Hong Kong, diventato terzo mercato di destinazione con 1,7 milioni di euro, e del Giappone (0,8 milioni di euro). L’interesse globale per i vini toscani è evidente anche sui media internazionali: solo considerando la grande stampa, sono stati 1.115 gli articoli dedicati a queste eccellenze, la maggior parte dei quali negli Stati Uniti (31%), in Germania (25%), nel Regno Unito (25%) e anche la “rivale” Francia è stata costretta a occuparsi dei vini toscani (5% delle presenze complessive). «L’ottimo exploit comunicativo, insieme al costante aumento dell’export delle DOC e DOCG, – ha sottolineato l’assessore Remaschi - fanno ben sperare per un futuro sempre più orientato verso l’aumento della qualità e del valore dei vini toscani». A testimoniare il successo delle nostre produzioni all’evento nel Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso davanti a oltre 150 giornalisti provenienti da tutto il mondo anche Fabrizio Bindocci, presidente di AVITO (Associazione Vini Toscana DOCG, DOC e IGT) e l’imprenditore, icona del vino toscano, Piero Antinori, che hanno ricordato come l’Italia sia l’unico Paese al mondo a poter vantare un pedigree enologico lungo trecento anni. Partendo da questa tradizione e seguendo la continua ricerca dell’eccellenza, la Toscana ha attribuito molta importanza al rinnovo dei vigneti, tanto che secondo le stime di OCM Vino (Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo) il 68 per cento dei vigneti (40mila ettari) nella regione ha un’età minore di venti anni e, di questi, 17mila ettari sono più giovani di dieci anni. Infine, a pochi passi dalle Anteprime 2017, nel Padiglione Spadolini sempre alla Fortezza da Basso, si chiude oggi la due giorni di BuyWine 2017, la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana, giunta alla sua settima edizione, dove 210 aziende (delle quali 63 biologiche) hanno presentato i vini di 41 denominazioni toscane a 210 buyer di 191 aziende internazionali: una conferma del fatto che i vini toscani non sono più solo Chianti, Brunello di Montalcino e Chianti Classico, ma anche Bianco di Pitigliano e Sovana, Carmignano, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma, Montecucco, Morellino di Scansano, Nobile di Montepulciano, Orcia, Val d’Arno di Sopra,  Val di Cornia, e Vernaccia di San Gimignano.

 BAROLO BARBARESCO E FRANCIACORTA LA FORZA DI TRE BRAND DI SUCCESSO  PER UN MODELLO DI PROMOZIONE ALL'ESTERO

BAROLO BARBARESCO E FRANCIACORTA LA FORZA DI TRE BRAND DI SUCCESSO PER UN MODELLO DI PROMOZIONE ALL'ESTERO

SI INIZIA IN SVIZZERA LUNEDÌ 15 MAGGIO CON L'EVENTO AL PARK HYATT DI ZURIGO

Barolo, Barbaresco e Franciacorta, così diversi per tipologia di vino, ma al tempo stesso simili nell'impegno costante dei produttori per produrre un vino di qualità eccellente e per il legame con il territorio di origine, i due Consorzi hanno deciso di sfruttare forze e competenze acquisite in una strategia comune di promozione. Il punto di forza su cui si basa la strategia di questo progetto è l'unione dell'attrattività dei due brand per raggiungere risultati ancora più ambiziosi nell'export. Iniziative congiunte saranno sviluppate dalle tre Denominazioni che condividono lo stesso posizionamento e gli stessi obiettivi di vendita sfruttando competenze complementari. Come "fare sistema" per ampliare la conoscenza delle rispettive realtà all'estero e soprattutto in Svizzera, raccontando la cultura dell'eccellenza enologica italiana. "Franciacorta è il risultato della passione, della dedizione e della tenacia di persone che con sensibilità e lungimiranza hanno saputo creare novità e successo, riuscendo a sviluppare una Denominazione riconosciuta come uno dei migliori ambasciatori del Made in Italy, dall'elevata qualità e dalla spiccata personalità – afferma Vittorio Moretti, Presidente Franciacorta. Un successo che ora vogliamo portare anche all'estero dove l'aumento a doppia cifra del 2016 ci incoraggia a proseguire l'attività di penetrazione". "Il successo mondiale di Barolo e Barbaresco arriva da un combinazione di tradizione e innovazione – dice Orlando Pecchenino, presidente Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – La creatività artigiana che incontra l'intraprendenza imprenditoriale, l'amore per il terroir che sa aprirsi al mondo. Ormai Barolo e Barbaresco toccano l'80% di export. Abbiamo scommesso sulle Menzioni Geografiche Aggiuntive, i "cru" delle due docg, angoli di collina che raccontano meglio la storia e le storie della viticoltura di Langa". Il progetto di promozione di Barolo, Barbaresco e Franciacorta è dedicato ai media e operatori attraverso azioni che si svilupperanno in Svizzera. Si parte con Zurigo lunedì 15 maggio 2017 nelle sale del Park Hyatt, un incontro al vertice dei grandi vini rossi delle Langhe e dei differenti Franciacorta per scoprire le tante sfaccettature del nebbiolo, che cresce nel cuore del Piemonte e del Metodo Classico lombardo. Le due denominazioni proporranno seminari di degustazione tenuti da esperti sommelier e offriranno inoltre l'opportunità di approfondire la cultura gastronomica italiana.    Ufficio stampa: Fiammetta Mussio fiammetta@ishock.it  

BARBERA D'ASTI E ALTRI VITIGNI AUTOCTONI DEL MONFERRATO ALL'ESTERO

BARBERA D'ASTI E ALTRI VITIGNI AUTOCTONI DEL MONFERRATO ALL'ESTERO

EVENTO IN ESCLUSIVA PER LA PRIMA VOLTA A ZURIGO: SEMINARI SOLD OUT TOUR NEGLI STATI UNITI: BANCHI D'ASSAGGIO E SEMINARI

Tour mondiali con partner internazionali, per portare oltreoceano le produzioni vitivinicole tutelate dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Sono i prossimi eventi, alcuni esclusivi, organizzati a febbraio e marzo a Zurigo e in America e che vedranno protagoniste le 13 denominazioni tutelate dal Consorzio che ha sede nel castello di Costigliole d’Asti. Sono oltre 300 gli operatori accreditati al primo evento promozionale dedicato in esclusiva alla Barbera d’Asti e ai vini del Monferrato, che si svolge a Zurigo, il 26 febbraio 2018, nel prestigioso palazzo Zunfthaus zur Zimmerleuten nel cuore finanziario della città elvetica. Organizzato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, si avvale della collaborazione di Vinum, la più diffusa rivista di vino in Europa, leader nei Paesi di lingua tedesca con oltre 87mila copie stampate. Tre i seminari in programma per far conoscere la Barbera d’Asti docg, la Barbera d’Asti Superiore docg e i vitigni autoctoni del Monferrato a importatori, distributori, enotecari, ristoratori, sommelier, giornalisti, ma anche appassionati di vino. I seminari saranno guidati da Christian Eder, giornalista e corrispondente per l’Italia della rivista Vinum. I produttori del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato in partenza per Zurigo sono 18. “Tra i mercati di riferimento per l’export dei vini tutelati dal Consorzio - spiega il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici - un ruolo importante lo riveste la Svizzera. La percentuale di Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato esportati nel 2017 nei cantoni elvetici rappresenta circa il 5% degli oltre 11 milioni di bottiglie esportate ogni anno (il 50% all’incirca della produzione totale)”. “Il 30% dei vini promossi dal Consorzio - prosegue Mobrici - raggiunge invece l’America, con prevalenza di Canada e Stati Uniti. Per questo, tra le strategie di promozione avviate, ci sono due tour internazionali, abbinati a masterclass in collaborazione con Slow Wine e Gambero Rosso”. Il Consorzio, infatti, sarà tra i partner dello Slow Wine Tour 2018 negli Usa, per presentare le denominazioni tutelate. La prima tappa sarà il 27 febbraio ad Atlanta (Georgia), il 1° marzo New York, il 5 marzo Houston (Texas) e il 7 marzo San Francisco (California). Ogni tappa prevede banchi d’assaggio e incontri con qualificati esperti del settore, mentre la giornata nella Grande Mela avrà anche una sezione aperta al pubblico. Due i seminari previsti invece a Chicago (28 marzo) e a Toronto (8 giugno) in occasione del Gambero Rosso World Tour 2018 che si svolgeranno in concomitanza ai Grand Tasting Tre Bicchieri del Gambero Rosso, dedicati alla storia e alle ricchezze del territorio vitivinicolo di Asti e del Monferrato. I seminari si rivolgono a un pubblico di professionisti e media e saranno condotti dai curatori della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. Il 4 marzo 2018, inoltre, è prevista una tappa a Bruxelles per il lancio di un’innovativa attività di promozione delle denominazioni tutelate dal Consorzio, in collaborazione con Ian d’Agata (uno dei più influenti scrittori e professori internazionali del vino) e il progetto ‘Indigena’ di Collisioni Vino. Si tratta del primo di una serie di nuovi eventi promozionali rivolti agli operatori internazionali di domani (influencer, sommelier, master of wine). Saranno formati giovani esperti che traghetteranno nel futuro della ristorazione e del mercato internazionale le etichette dei vini da vitigni autoctoni del Monferrato. Infine, il Consorzio ha confermato la partecipazione al Prowein di Düsseldorf dal 18 al 20 marzo 2018. Sono oltre 30 le aziende del Consorzio che partecipano. Manuela Macario Ufficio stampa Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato mob. 0039 339 5637688