Trent'anni di DOCG

Il Consorzio Vini di Romagna ha dedicato  il mese di maggio ai festeggiamenti per i 30 anni di denominazione del Romagna Albana, il suo bianco autoctono più importante, con un ricco programma di eventi diffusi sul territorio.
L’Albana, prodotta dalle uve dell’omonimo vitigno, è stato il primo vino bianco ad aver ottenuto, nel 1987, il riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Divenuta famosa con le varianti dolci e passite, grazie a un intenso lavoro di ricerca e investimento da parte del Consorzio e dei maggiori produttori del territorio romagnolo, oggi vanta anche un’eccellente versione secca: ulteriore dimostrazione dell’alta qualità e del potenziale di queste uve autoctone. Da Bologna a Ravenna, oggi Romagna Albana è coltivata e prodotta in più di 20 comuni del territorio.

Se il sangiovese è l’uva a bacca rossa più rappresentativa del territorio romagnolo, la sua controparte bianca è senza dubbio l’albana con i suoi grappoli generosi e profumati.
Introdotta con le sue varietà clonali dai romani, a cui deve l’origine del nome (dal latino albus che significa bianco), ha trovato i suoi terreni di elezione nei suoli argillosi e sabbiosi della Romagna come quelli di Bertinoro, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Dozza Imolese, Fontanelice, Castrocaro e Terra del Sole, Longiano, Meldola, Montiano, Roncofreddo, Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme; e in parte del territorio dei comuni di Imola, Ozzano dell’Emilia, Cesena, Forlì, Forlimpopoli, Savignano sul Rubicone, Castel Bolognese e Faenza. Comuni che ad oggi circoscrivono la zona di produzione del Romagna Albana DOCG.

Controparte del sangiovese

La buccia spessa e consistente e l’acidità dei grappoli di albana, associati alle caratteristiche pedoclimatiche di alcuni vigneti del territorio, creano condizioni rare e particolari che permettono lo sviluppo controllato della Botrytis Cinerea, o muffa nobile, che permette la concentrazione degli zuccheri e degli aromi presenti nell’uva, donando al contempo dei sentori molto particolari.Ne risultano vini eleganti, con bei profili aromatici ed elevata complessità ed intensità.

Romagna Albana, nelle sue versioni Secco, Amabile, Dolce, Passito e Passito Riserva, presenta caratteristiche non comuni tra i vini bianchi. Caratteristiche che gli conferiscono un’identità molto precisa e riconoscibile all’interno del panorama vinicolo nazionale. Si tratta infatti di un vino idoneo anche all’invecchiamento, dalla struttura importante, dovuta a una ricchezza di polifenoli non comune per i vini bianchi. Alla struttura si accompagna una bella sapidità, acidità e note aromatiche di fiori di acacia, ginestra, agrumi, albicocca, pesca, frutta tropicale e minerali.

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31/05/2017
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