La soddisfazione degli espositori e un numero di visitatori professionali in crescita dall’estero e soprattutto dal canale horeca italiano.


"Soddisfatto" "che bene ho lavorato questo Vinitaly...", "un sacco di contatti fruttosi!"

Queste le parole che rimbalzano di bocca in bocca tra gli espositori del Vinitaly 2012.

 «Siamo tutti molto soddisfatti della nuova formula di Vinitaly - dichiara Lucio Mastroberardino, presidente dell’Unione Italiana Vini - che ha innalzato ulteriormente la qualità del pubblico. Quanto ai buyer e operatori esteri, l’impressione è di un ulteriore scatto, con una presenza ampia, diffusa e di ottima qualità».

«Il più grande Vinitaly di sempre» per Andrea Sartori e per Mauro Lunelli di Ferrari «lo spostamento dei giorni si è dimostrato adatto agli operatori». «Un cambio geniale – lo definisce Michele Chiarlo – con una straordinaria presenza di americani, russi, asiatici, ma anche sudamericani».

 La formula dalla domenica al mercoledì è stata vincente e  «con un grande ritorno di Stati Uniti e Canada – dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere –, oltre che da tutti i Paesi consumatori emergenti asiatici con la Cina che entra nella nostra top 10, dalla Russia, dal Nord Europa, dalla Francia, ma anche massicciamente dalla Germania per un totale di oltre 140.000 visitatori da 120 Paesi. La percentuale di quelli esteri è cresciuta arrivando al 35% del totale».

 

 


Le altre novità di quest'anno sono state premiate: Operawine e Vivit


«Un successo nato da un grande lavoro che ha visto con Opera Wine uno straordinario tributo al vino italiano decretato da Wine Spectator e per la prima volta Vinitaly dedicare con Vivit un salone ai vini naturali. Alla fine siamo riusciti a centrare l’obiettivo di aumentare sensibilmente le presenze specializzate in particolare del canale horeca sia italiane che estere. Penso che sia in assoluto una delle migliori edizioni di Vinitaly» - dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

Successo per Vivit, il nuovo salone dedicato ai vini naturali. «Le aspettative dei produttori partecipanti sono state confermate – dice Helena Variara della Colombaia –, con molta affluenza anche di giornalisti, ristoratori e di pubblico, tutti molto interessati».

«Sono stato a Vivit – racconta Antinori - e sono rimasto impressionato dal grande interesse di pubblico, segno evidente della sensibilità dei consumatori».

Proprio sul canale horeca Vinitaly aveva puntato ripensando la sua formula e la loro crescita tra gli stand di Vinitaly fa ben sperare per la ripresa del mercato interno perché – come sostiene Chiarlo – «ci serve anche il contatto con chi propone i nostri vini al consumatore finale».

 

 


E le Politiche agricole Italiane ? Ecco Catania al Vinitaly tra domane e premi


Imu, Contraffazione, tassare Junk food ed alcolici, tutelare l'export: a Vinitaly il Ministro delle Politiche Agricole Catania si è trovato a fronteggiare le mille richieste del mondo del vino e non solo.

Imu? Possibili correttivi in vista.“Personalmente - ha osservato - penso che la manovra sull’Imu sia troppo pesante per gli agricoltori. Stiamo discutendo con i tecnici delle Ministero dell’Economia su quali correttivi apportare”.

Agropitateria? Un disegno di legge ad hoc entro 15-20 giorni.

Riforma del sistema fiscale che tuteli l'agricoltura?
il ministro Catania ha assicurato il proprio impegno perché non ci siano un aggravamento fiscale per il mondo dell’agricola perchè leconomia agricola non lo consente.

Export? Forti dazi sui prodotti importanti posti dai paesi Bric, su questo però le lamentele “devono passare da Bruxelles, come singolo Paese abbiamo margini di manovra limitati e difficoltosi, ma una volta avviata una ripresa complessiva si arriva in genere a risultati positivi”.

Possibilità di tassare Junk food ed alcolici?

Tra le domande anche la questione della potenziale tassazione sul cosidetto “junk food” e sugli alcolici: “la questione è ancora sul tavolo ma non ne abbiamo mai parlato in Consiglio dei Ministri” e “sono fermamente e irrevocabilmente contrario a ipotizzare che il vino sia preso in considerazione in questa operazione”.

 

 

 

 

Oltre dare delle risposte ai temi caldi sul tavolo, il ministro Catania ha celebrato il riconoscimento del valore del mondo del vino per il governo assegnando il Premio Cangrande “Benemeriti della Vitivinicoltura”.

Il prestigioso riconoscimento viene assegnato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano secondo le indicazioni degli Assessorati regionali all’agricoltura che riconoscono coloro i quali con la propria attività professionale o imprenditoriale hanno contribuito al miglioramento qualitativo di viticoltura ed enologia in Italia.

 


Questi i nomi dai vincitori:

Leonardo Pizzolo della Valle Reale Società Agricola (Abruzzo);
 


Donato Milillo della azienda agricola Masseria Cardillo (Basilicata);
 


Mayr Josephus dell’azienda viticola Unterganzner (Provincia autonoma di Bolzano);
 


Lidia Matera, vicepresidente della Sezione Provinciale Vitivinicola della Federazione Regionale degli Agricoltori (Calabria);
 


Alessandro Galletti dell’azienda vitivinicola Podere Riosto (Emilia-Romagna);
 


Fabiola Tilatti dell’azienda Ferrin (Friuli Venezia Giulia);
 


Pierluigi Lugano della Società Agricola Bisson (Liguria);
 


Sergio Mottura dell’azeinda Vini Mottura (Lazio);
 


Isabella Pelizzatti Perego della azienda vitivinicola Ar.Pe.Pe. (Lombardia);
 


Azienda Agricola Biologica Centanni Giacomo (Marche);
 


Paolo Rovellotti dell’azienda Rovellotti Viticoltori in Ghemme (Piemonte);
 


Gianfranco Fino dell’azienda Gianfranco Fino Viticoltore (Puglia);
 


Paolo Contini dell’azienda Vitivinicola Contini di Cabras (Sardegna);
 


Fabio Sireci dell’azienda Feudo Montoni (Sicilia);
 


Leonardo Romanelli, giornalista e scrittore (Toscana);
 


Eugenio Rosi dell’azienda agricola Eugenio Rosi (Provincia autonoma di Trento);
 


Chiara Lungarotti delle Cantine Giorgio Lungarotti (Umbria);
 


Mario Dalbard, membro del Consiglio di Amministrazione della Federation des Cooperatives Valdotaines (Valle d’Aosta);



Walter Da Rodda, insegnante e responsabile della difesa integrata dei vigneti della Scuola Enologica di Conegliano (Veneto).

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30/03/2012
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