L'affermazione della cultura vinicola italiana passa per due punti chiari:

 

1. Scuole A.i.s. in Cina

2. il progetto "100 enoteche italiane"

Queste due inziative sono nate per promuovere la qualità del vino italiano nell'Impero Celeste ed aiutare la penetrazione del vino italiano nel enorme mercato asiatico.

Per inciso lstituto britannico International Wine & Spirits Research afferma che nel 2016 la Cina consumerà 3 miliardi di bottiglie di vino annue e diventerà il primo mercato globale nel giro di 20 anni, la produzione e la distribuzione tricolori si stanno già attrezzando.

 

Vediamo punto per punto di cosa si tratta.

 



1. Scuole Ais in Cina

 

Per erudire un consumatore culturalmente ancora molto distante dal mondo del vino come quello cinese, si sono mobilitati in ordine:
-Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,
-Università per Stranieri di Siena,
-Associazione Italiana Sommelier
-Enoteca Italiana

Il frutto è stato un protocollo di intesa per esportare il nostro "wine-savoir faire" qualitativo e culturale in Cina.

Si tratta di dare il via a una vera e propria Scuola per la formazione tecnica e culturale al vino italiano a Shanghai e Pechino.


Non mancheranno:
-pre-corsi di italiano
-docenti A.I.S.
-la fornitura di materiale didattico
-corso di lingua italiana.
-dulcis in fundo il rilascio di un titolo di Sommelier, Associazione Italiana Sommelier

 

L’attenzione al mercato cinese del vino è stata sottolineata dai grandi produttori ed esportatori di vino italiano, anche all’ultimo convegno dell' Associazione Italiana Sommelier  che commentano: "Questo progetto nasce per rispondere alla richiesta forte e chiara che i produttori hanno rivolto all’Associazione Italiana Sommelier, la più grande associazione che cura come suo compito istituzionale la comunicazione nel mondo del vino. Si coniuga perfettamente con la missione dell’Università per Stranieri di Siena, specializzata nella diffusione della cultura italiana in tutti i suoi aspetti. L’Università per Stranieri di Siena è il partner italiano di un grande progetto europeo –Vinolingua- che studia le lingue settoriali del vino dei Paesi produttori di vino: da tale studio derivano corsi di lingua destinati agli addetti alla produzione, in modo da facilitare il dialogo, lo scambio, la promozione del vino”.

 

 

2. Progetto "100 enoteche Italiane"


I primi corsi delle scuole Ais, si terranno nelle due metropoli cinesi Shangai e Pechino: le sedi del secondo progetto di esportazione della eno-cultura Italiana “100 enoteche italiane".


Nato dall'accordo di collaborazione di Enoteca Italiana con Beijing Zhengyuan Youshi –società leader nella distribuzione del vino italiano - per la realizzazione  100 enoteche dove si troveranno solo vini “made in Italy”.


Le enoteche sorgeranno nelle aree di Pechino, Shanghai e Shenzhen: per dare qualche dato già la prima enoteca Shanghai, Yishang Wine, di occupa uno spazio di 380 metri quadri, ha uno staff di 5 collaboratori cinesi bilingue ed organizza eventi promozionali,  seminari, degustazioni, corsi di degustazione, wine dinner, formazione, coordinamento  e partecipazione a fiere di settore, creazione di rapporti commerciali tra aziende italiane e importatori/distributori cinesi.

 

 

 

 

 

 

Questi due progetti rientrano nell'ottica di promuovere il settore vitivinicolo all’intero scenario dell’agroalimentare del nostro Paese, con risvolti significativi anche per il settore turistico nazionale.

Le parole del  rettore dell'Università di Siena, Massimo Vedovelli, possono chiosare al meglio lo spirito di queste due iniziative:
“Il Made in Italy connota sempre più l’identità italiana dal punto di vista culturale ed economico. Il vino e in generale i prodotti dell’agro alimentare sono l’espressione per antonomasia della nostra identità, ultimi baluardi che, più difficilmente dei prodotti manufatti in scala industriale, non possono essere replicati altrove, in quanto strettamente legati, ad espressione di un dato territorio".

 

 

Foto: tratta da Quotidiano.net

 


 

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17/02/2012
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