Rese pubbliche le analisi dei vini naturali, solo 4 irregolari

I vini naturali di Vinnatur ogni anno vengono analizzati su 190 principi attivi di pesticidi che attualmente la legge consente di utilizzare in campo viticolo, dei quali vengono rilevate anche presenze minime. Viene svolto anche un Monitoraggio dell'anidride solforosa. A svolgere le analisi è il Laboratorio Enocentro (Bussolengo, Verona) certificato Accredia e accreditato presso il Mipaaf.
Quest'anno su un campione di 151 vini raccolti solo 4 i vini naturali di pesticidi, mentre 147 risultano invece negativi a qualsiasi principio attivo. Le quantità di sostanze chimiche rilevate nei 4 campioni sono molto al di sotto dei valori medi di un vino da viticoltura convenzionale.

''Negli ultimi anni c'è una costante riduzione del numero di produttori i cui vini risultano positivi ai pesticidi - sottolinea Angiolino Maule, fondatore e presidente VinNatur - nel 2014 erano 8, quest'anno sono solo 4; e questa per noi rappresenta una soddisfazione. Un altro dato, che ci rende particolarmente orgogliosi, è quello dei 65 vini che recano solo tracce di solforosa (ovvero presenza inferiore a 10 mg/l). Non è facile percorrere questa via al momento della vinificazione e, dopo la difficile annata 2014, ne siamo tutti ancora più consapevoli. Questi numeri rappresentano delle conferme, perché dimostrano la bontà delle scelte fatte negli anni passati e ci confortano nella determinazione a procedere sulla strada intrapresa, quella della coerenza fra il dire e il fare, e della trasparenza verso chi beve i nostri vini. Essere soci VinNatur vuol dire accettare impegni e obblighi - conclude Maule - significa rendere concreto il rispetto e la lealtà verso la terra che coltiviamo, verso noi stessi e i nostri clienti. Noi siamo agricoltori e più di altri abbiamo un ruolo importante e una responsabilità, scegliamo di accettarli, ogni giorno, con il nostro operato in vigna e in cantina".

 

VinNatur ha in programma di approfondire le indagini aggiungendo l’esame dell’apparato fogliare. La sfida è impegnativa anche economicamente ma l’associazione continua a ritenere che la trasparenza sia un obiettivo che vale tali spese. Intanto, per approfondire le analisi dei 4 vini che hanno sollevato dubbi, è stato avviato il prelievo di campioni di foglie e grappoli nelle vigne di quei produttori.

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20/07/2015
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