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Puglia top wine road show: i migliori vini pugliesi in tour nelle migliori enoteche di Milano Non era facile, sino a qualche anno fa, trovare vini pugliesi nelle enoteche milanesi. Per la carta dei vini dei ristoranti, poi, quasi sempre la regione più a Sud era la Toscana. Qualche “coraggioso” ristoratore sceglieva magari un vino campano e, forse, un siciliano prodotto da un’azienda che aveva organizzato una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale.
Adesso, invece, c’è molto interesse sulle produzioni del Sud Italia e della Puglia in particolare. Tant’è che all’ombra della Madonnina degustazioni e presentazioni di vini pugliesi sono sempre più frequenti. E frequentati con molto interesse da ristoratori, esperti, opinion leader, appassionati.
Un esempio è il “Puglia top wine road show” che è arrivato già alla terza edizione, con il coinvolgimento di dodici fra le migliori enoteche di Milano (da Enoclub a Vino vino di Angiola Bozzi, da El Vinatt a Cotti, da Ronchi a Bottega dell’arte e del vino, da Alcoliche alchimie a Diapason, da Vino vino di Giuseppe Gaviglio a Cantine Isola, da L’enologo di Civiltà del bere a Wineria) selezionate da Doriana Cisonno di Eventi D’Autore che sino al 9 novembre prossimo faranno degustare i vini delle 21 cantine pugliesi (da Alberto Longo di Lucera a D’Alfonso del Sordo, D’Araprì e Teanum di San Severo; da Rivera di Andria e Torrevento di Corato; da Botromagno di Gravina in Puglia a Varvaglione di Leporano; da Tenute Emera di Lizzano a Ognissole di Sava; da Carvinea di Carovigno a Fellice e ai Produttori Vini di Manduria; da Due Palme di Cellino San Marco a Libera Puglia Hiso Telaray di Mesagne; da Masseria Altemura a Copertinum di Copertino; da Castel di Salve di Depressa di Lecce a Feudi di Guagnano; da Leone de Castris di Salice Salentino a Mottura di Tuglie) scelte dal Movimento turismo del vino di

Puglia per la manifestazione nelle location milanesi del bere bene. Dove saranno organizzate laboratori sensoriali, serate speciali, happy hour a base di prodotti pugliesi perché è ritenuto il modo giusto per valorizzare la migliore qualità dell’enologia regionale ma, anche, per raccontare un territorio estremamente interessante che attraverso le vigne e gli uliveti (al wine road show partecipano anche sei frantoi: Agricola Paglione di Lucera, Bisceglia di Mattinata, Galantino e Di Molfetta di Bisceglie, Oro di Trani e Masseria Il Frantoio di Ostuni) sparsi lungo la regione, disegnando un quadro dall’aspetto veramente affascinante.
“Elementi che suscitano interesse fra i milanesi che cercano vini, olio extra vergine d’oliva e prodotti alimentari di grande qualità”, sottolinea Massimo Malfassi, presidente dell’associazione degli enotecari meneghini. E, prosegue: “Una regione in crescita, la Puglia nel settore enologico, con vini di qualità e di spiccata personalità, che ospitiamo con piacere nelle nostre enoteche”. E proprio nel locale di Malfassi, Enoclub di via Friuli, si è svolto il primo laboratorio sensoriale del “Puglia top wine road show”, dedicato al rosato e, cioè, il “Rosato: il jolly dell’abbinamento” condotto dal giornalista Tommaso Farina che ha fatto degustare vini come i salentini igp Spinello dei Falconi di Copertinum, Five Roses Anniversario di Leone da Castris e il Primitivo rosato di Ognissole nochè le bollicine rosè D’Araprì e metodo classico di Carvinea. Questo stesso format avrà una replica a Roma, condotta da un altro giornalista, Francesco D’Agostino, il 15 ottobre, presso l’enoteca “Un angolo Divino” di via Tuscolana.

Lo stesso 15 ottobre, ritornando di nuovo a Milano, del laboratorio sensoriale sarà protagonista il Primitivo presso l’enoteca Ronchi di via San Vincenzo: tema “Primitivo: seducente ciliegia” con Alessandro Franceschini che farà degustare l’AD 2010 di Botromagno, i salentini igp Fellone 2012 di Felline, il 2011 di Mottura e Antò 2011 di Hiso Telaray nonché il Primitivo di Manduria dop Madrigale dolce naturale di Produttori Vini di Manduria e Papale linea oro di Vigne&Vini. Lo stesso laboratorio a Roma lo presenterà il wine bar di Trimani in via Cernaia il 29 ottobre, condotto da Alessandro Scorsone.
Il 23 è il turno del “Negroamaro: timo senza tempo” con un laboratorio condotto dal giornalista Guido Montaldo presso l’enoteca Alcoliche Alchimie di via Poliziano, dove saranno degustati i salentini igp Cento su cento 2011 di Castel di Salve, Nero di Velluto dei Feudi di Guagnano e Negroamaro 2012 di Altemura, il Lizzano dop 2012 di Tenute Emera e il Selvarossa Salice Saletino dop 2010 di Due Palme. A Roma, invece, ci ha pensato un giornalista che conosce molto bene la Puglia, Andrea Gabbrielli, l’8 ottobre scorso a fare apprezzare questi vini presso il wine bar di Trimani.
Ultimo laboratorio sensoriale il 5 novembre prossimo, con “Nero di Troia: violetta speziata” condotto da Alessandro Torcoli presso la Wineria di piazza Carlo Caneva con la degustazione dei Puglia igt Le Cruste 2012 di Longo, il Casteldrione 2011 di D’Alfonso del Sordo e Otre 2012 di Teanum e i Castel del Monte Ottagono riserva docg 2011 di Torrevento e Il Falcone riserva dop 2008 di Rivera. In contemporanea questi cinque vini a base di Nero di Troia saranno degustati anche a Roma, da Giansanti di via Ostiense, sotto la guida di Fabio Turchetti.

Michele Pizzillo
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20/10/2014
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