Alla ricerca di un equilibrio sostenibile tra terra e vite

Monteverro – dopo anni di prove e sperimentazioni – ha scelto di dare il via al processo di certificazione biologica che si concluderà nel 2019. Il concetto di agricoltura convenzionale, dove la soluzione a ogni problema era l’utilizzo di un prodotto sintetico, è lontano dall’approccio di Monteverro al mondo del vino. L’obiettivo da sempre è quello di produrre meglio e non di più. Un diverso approccio all'agricoltura ci permette una visione più ampia e sinergica, arrivando così a comprendere le molteplici sfide che un’azienda viti-vinicola deve affrontare (vigoria del vigneto, siccità, parassiti, longevità dei vigneti, erosione dei suoli …). La nostra è una strategia che tiene conto di tutti gli elementi che caratterizzano una specifica realtà agricola. Per mettere in pratica questa filosofia di coltivazione abbiamo iniziato un’importante collaborazione con Lydia e Claude Bourguignon – agronomi di fama mondiale, autori di un libro di riferimento come Il suolo. Un patrimonio da salvare, testo fondamentale per comprendere le linee guida dell’agricoltura del futuro. Il loro supporto è stato sostanziale, prima, per capire i nostri suoli e, poi, per dare inizio a un’attività biologica anche attraverso lavori come lo studio dei profili del suolo, la diminuzione delle lavorazioni e la semina di sovesci. Si è lavorato anche sulla pianta stessa, inserendo nuove tecniche di potatura più rispettose e passando tutte le nuove piantagioni in Guyot, forma di allevamento che ci permette di avere piante più equilibrate.

Iniziato il percorso verso il bio

In un secondo tempo, si è programmato di non utilizzare insetticidi, con l’obiettivo di salvaguardare la nostra fauna naturale, e contestualmente aumentare le zone di popolamento degli insetti, piantando, all'interno dei nostri vigneti, più di 1 km di siepe di piante autoctone della macchia maremmana. Per aumentare la biodiversità sono anche stati seminati prati fioriti e posizionati nidi per uccelli e pipistrelli. La natura ha una forza incredibile e questi accorgimenti hanno permesso di ottenere piante più equilibrate e più armoniche, dotate di una maggiore resistenza ai suoi principali nemici. Progressivamente sono stati eliminati i pesticidi sintetici per utilizzare solo prodotti autorizzati in agricoltura biologica, riuscendo - nel tempo - a utilizzarne un basso quantitativo (utilizzo di rame inferiore a 2,5 kg/ha, media sugli ultimi 5 anni).  Il 2016 è stato l’anno della svolta: si è deciso con entusiasmo e grande fiducia di iniziare il percorso di conversione all’agricoltura biologica di tutta la produzione (uva, olive, vino e olio). Questo importante cammino di tre anni porterà nel 2019 alla certificazione ufficiale.

Photocredits  Leif Carlsson

Certificaazione ufficiale nel 2019
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15/04/2017
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