Golosaria 2016: 16 e 17 aprile 2016

  • 07/04/2016

Golosaria 2016: tra numeri e curiosità   • 500000 metri quadri di parchi da vivere. A Altavilla Monferrato, con i ciliegi in fiore, nel Castello di Piovera con gli alberi secolari, a Villa Groppella a Valenza con gli antichi reperti archeologici, a Solonghello, con le opere d’arte della Locanda dell’Arte, a Piea con le 40mila bulbose in fiore che si possono ammirare nel parco del Castello tra narcisi, tulipani, giacinti, fritillarie, muscari armeniacum.

• 1661 km è la distanza tra Marsala e Uviglie, la cantina più vicina e più lontana ospiti al Castello di Uviglie. Nonostante la presenza di diverse cantine francesi il primato della lontananza va alla cantina siciliana Vinifer che porterà qui il suo metodo classico da uve grillo. Insieme a loro anche 20 metodo classico da uve autoctone da altre località d’Italia e una selezione delle migliori Barbera del Golosario. All’insegna di Barbera & Champagne.

• 500: è il mitico modello della Fiat la cui storia passa proprio per il Castello di Uviglie, uno dei due poli della rassegna, che nel 1879 divenne proprietà del conte Cacherano di Bricherasio, socio fondatore della Fiat. E le 500 storiche animeranno anche la domenica di Golosaria passando in diverse location della manifestazione.

• 400 sono gli anni che separano il 2016 dal 1616 anno in cui il soldato spagnolo Martino de Nava venne gettato in un pozzo a San Salvatore. E qui la Madonna fece crescere l’acqua fino a riportarlo alla superficie. In quel luogo  HYPERLINK "javascript:mails_addtocal(1,"oggi");"oggi sorge il Santuario della Madonna del Pozzo e a Golosaria diventerà il set di una maratona fotografica. 

• 50 sono i chilometri di percorsi per il nordic walking, il trekking leggero o le semplici passeggiate proposte nella due giorni. Da Altavilla a Fubine, sulle colline intorno a Casale o tra le pievi romaniche di Albugnano.

• 42 le birre che si potranno assaggiare nel bastione del Castello di Casale dedicato al cibo di strada e alle birre. Altrettanti anche gli ingredienti locali utilizzati, dalle castagne all’arancia, dal mais pignoletto rosso al timo serpillo, dalle mele piemontesi alle castagne del cuneese. 

• 27 tipologie di biscotti (dai classici savoiardi a quelli ai fiori, dai brutti e buoni ai frollini “della nonna”) ma anche meringhe, baci di dama di scuole differenti, torroni per ogni stagione, brioche e lievitati, creme di nocciola e nocciole salate. Sono solo alcune delle golosità proposte tra le 15 tra pasticcerie e cioccolaterie presenti tra i 70 espositori al Castello di Casale Monferrato, registrando la più alta concentrazione dolce raggiunta nei dieci anni di manifestazione. 

• 26,5 metri: è l’altezza della Torre dei Segnali di Viarigi, che rappresenta uno degli esempi meglio conservati delle torri di avvistamento che costellavano le colline del Monferrato e che sarà aperta nella giornata di domenica.

• 7 sono le grandi dinastie che si incontrano tra i castelli aperti: gli Aleramici, i Gonzaga e i Paleologi al Castello di Casale e di Gabiano, i Sannazzaro al Castello di Giarole, i Visconti, gli Sforza e i Calvi di Bergolo a Piovera.

• 4 (almeno) sono i fantasmi che si possono incrociare nel weekend, vagando tra i castelli. C’è il fantasma di Scarampo Scarampi che insieme alla moglie vaga tra i camminamenti del castello di Camino; a Piovera invece si aggira il fantasma di un abitante del monastero sulle cui rovine venne edificato parte del grandioso castello nel XIV secolo; anche il castello di Giarole ha il suo spirito: un giovane pittore ottocentesco ucciso da un incidente durante la ristrutturazione degli affreschi nella sala da ballo.

• 0,9 metri quadri: è la dimensione del più piccolo infernot censito. Gli infernot sono vani ipogei interamente scavati nella Pietra da Cantoni che potevano essere collegati alla cantina o sostituirla. Vecchi di secoli, servivano per conservare in condizioni ottimali il vino e altri generi alimentari. Sono la particolarità che ha permesso al Monferrato di ottenere il riconoscimento di Patrimonio dell’Unesco. A Golosaria si potranno visitare quelli di Fubine, di Grazzano Badoglio e di Palazzo Callori a Vignale.  

 

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07/04/2016

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