SHARE DIFFERENCES  CINQUE TERRITORI IN CINQUE BOTTIGLIE
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Dalle bollicine d'altitudine di Ficuzza alla purezza del Nero d'Avola di San Giacomo, passando per il Super Sicilian di Presti e Pegni, fino al Grillo di mare e tramontana di Monte Pietroso, per chiudere in dolcezza con il tesoro di Tenuta San Carlo, quella che Cusumano chiama "casa".

Quando dici “Sicilia”, dici molte cose contemporaneamente. Sicilia è un sole abbacinante, è un mare che canta, è un entroterra misterioso e profumato di spezie e agrumi, è un vento che accarezza e fa danzare i colori. In quest’isola dai tanti volti la geografia cambia nel giro di pochi chilometri, a volte anche di pochi metri: le sue terre generose si distendono ora in piano, ora invece arrampicate alle pendici dei monti. Le cinque tenute Cusumano, distribuite nelle diverse aree dell’isola, sono la sintesi perfetta della straordinaria varietà di questa terra e sono ogni volta come un’isola nell’isola. 5 diversi territori che danno vita a 12 vini identitari.

«È la diversità che fa la differenza. Ogni vino che produciamo trova in ciascuna di esse il terreno più adatto alla propria valorizzazione e ne racchiude in modo inconfondibile i profumi, i sapori, i colori. La straordinaria qualità di Cusumano discende così, nella sua essenza più vera, da un’identità molteplice e coraggiosa: quella di dodici vini che, come dodici voci, raccontano ciascuno un frammento dell’anima di questa regione. Il racconto di un territorio, di una tradizione, di un’identità» racconta Diego Cusumano, titolare, con il fratello Alberto, di Cusumano, l’azienda vitivinicola che porta un sorso di Sicilia in tutto il mondo.

1 . BOLLICINE D’ALTITUDINE. Tenuta Ficuzza è la Sicilia che non ti aspetti. Si trova a Piana degli Albanesi, tra Palermo e Trapani, su colline che superano i 700 metri sul livello del mare. Questo fa sì che ci sia una buona escursione termica: di giorno fa caldo per via dell’esposizione al sole dei vigneti, la sera la temperatura cala, complice il vento di collina. L’altitudine e il terreno offrono il giusto stimolo al Pinot Nero affinché si sviluppi in tutta la sua eleganza. Eleganza che, con l’aggiunta di poco Chardonnay della stessa tenuta, distingue il carattere deciso dello spumante metodo classico 700 s.l.m. Il resto è frutto della vinificazione e fermentazione a temperatura controllata del solo mosto fiore per preservare l’acidità preziosa per la sua longevità.

2 . NERO D’AVOLA IN PUREZZA. A Tenuta San Giacomo (Butera, CL), sembra di vedere ovunque torrone bianco: la terra è calcarea, riverbera il sole come fosse neve. Il mare non si vede, ma è vicino e si sente nel vento che soffia tra i filari a 400 metri di altitudine, dove l’escursione termica tra il giorno e la notte è forte. Qui la potenza naturale dei vitigni autoctoni e l’eleganza e la freschezza date dall’altitudine e dal terreno calcareo ricco di trubi bianchi trovano la loro perfetta sintesi nel Nero d’Avola. Le rese sono basse, frutto di una rigorosa selezione. Solo 60 ettolitri per ettaro per il Disueri, nero d’avola in purezza, succoso e piacevole.

3 . SUPER SICILIAN. Tenuta Presti e Pegni, a Monreale (PA), è la Sicilia che appartiene all’immaginario collettivo: calore e potenza, ma anche grande complessità dovuta a terreni argillosi e compatti. Qui, nel Vigneto sotto le case, si trova la parcella che ospita le vigne vecchie di Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon, che danno vita, in un taglio bordolese di Sicilia, al Noà, il Super Sicilian ambasciatore di Cusumano nel mondo.

4 . GRILLO MARINO. Sulle colline a 500 metri di altitudine, nella Tenuta di Monte Pietroso, a Monreale, il terreno è franco sabbioso, ideale per allevare il Grillo. Questa zona localmente viene chiamata “Tramontana”, dal vento che soffia spesso sul versante nord, portando il fresco del mare e rendendo ancora più eleganti gli aromi del Grillo. Un Grillo diverso, di collina e al tempo stesso marino, complesso ed elegante, che dà vita a Shamaris. Il nome richiama il mare, quel mare vicino che si respira quando soffia la tramontana.

5 . ORO LIQUIDO. Tenuta San Carlo è casa. È qui che si trova la cantina di vinificazione, la sede dell’azienda, con il baglio ottocentesco, la torre che dà il nome alla contrada, e il giardino storico. Qui nasce il Moscato dello Zucco che, come un frammento d’ambra, custodisce il passato e la storia di Henri d’Orléans, duca d’Aumale, che nella metà dell’Ottocento produceva questo Moscato bianco tra Partinico e Terrasini. Pochissime bottiglie di oro liquido.

Focus: Touching Experience. Storicamente le etichette Cusumano sono state contraddistinte da colorazioni vivaci e tonalità accese: una scelta di coraggio che ha da subito reso riconoscibile la cantina fondata dai fratelli Alberto e Diego Cusumano. Da quest’anno le etichette vedono cromie più materiche che traducono in colore le sfumature, le tonalità e l’armonia che i diversi vitigni offrono al palato, e si arricchiscono di una trama di linee libere in rilievo che caratterizzano i territori di ciascuna tenuta, lasciando al consumatore l’ebbrezza di scoprirli (o riconoscerli) uno ad uno al solo sfioro della bottiglia. Il risultato è un viaggio sensoriale che coinvolge vista, olfatto, gusto e tatto, per un’esperienza unica dall’intensità straordinaria.

CUSUMANO. Fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico dove ha sede, produce vini eleganti e identitari in cinque tenute: Ficuzza a Piana degli Albanesi in provincia di Palermo, San Giacomo a Butera (Caltanissetta), Presti e Pegni sulle colline di Monreale, Monte Pietroso a Monreale, San Carlo a Partinico (Palermo). Nel 2013 la famiglia Cusumano ha creato Alta Mora racchiudendo sotto un unico nuovo marchio le contrade di Guardiola, Pietramarina, Verzella, Feudo di Mezzo e Solicchiata sull’Etna.

03/12/2019
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