Con l'ingresso delle aziende Dal Maso, Cantine Riondo, Azienda Tirapelle Nicola e Menmade Group nella compagine del Consorzio di Tutela del Lessini Durello gli associati sono diventati 22

  • 05/12/2016

Ora si tratta di proseguire sul cammino fin qui intrapreso consapevoli delle responsabilità che abbiamo nella valorizzazione del Lessini Durello, forti della fiducia che i nostri produttori ci hanno confermato".

Un risultato significativo che va a premiare l'azione di promozione e di valorizzazione della doc posta in essere dal consorzio di tutela negli ultimi anni, soprattutto in un momento storico come questo particolarmente delicato perché caratterizzato da una competizione tra denominazioni piuttosto ch etra singole aziende. “Siamo particolarmente soddisfatti per l’ingresso di queste nuove realtà all’interno del Consorzio – sottolinea Alberto Marchisio, presidente del Consorzio del Lessini Durello – perché questo è il segno più tangibile della fiducia che la base produttiva riversa nei confronti della strutta consortile. Ora si tratta di proseguire sul cammino fin qui intrapreso consapevoli delle responsabilità che abbiamo nella valorizzazione del Lessini Durello, forti della fiducia che i nostri produttori ci hanno confermato”.

In base all’analisi dei trend produttivi e di consumo per il 2016, si evince che la doc del Lessini Durello è proiettata verso le 800.000 bottiglie, con una crescita netta rispetto all’anno precedente di oltre il 9%. Si tratta di un dato molto significativo che testimonia l’impegno dei produttori sulla via del perfezionamento qualitativo. Un vino giovane per freschezza e dinamicità, ma figlio o meglio frutto di una storia, di una tradizione, di un’evoluzione lungo i secoli che lo rendono unico. Questo è il Lessini Durello Doc lo spumante sempre più ricercato dai consumatori che non si accontentano della bollicina convenzionale, ma che nel calice vogliono assaporare la personalità di un vino, la tipicità di un territorio, la filosofia dei viticoltori. La durella, uva autoctona, ha un valore inestimabile perché si è adattato ad un territorio attraverso secoli di selezione umana e naturale e, per questo motivo, riesce ad interpretare al meglio il proprio ambiente donando al vino una personalità definita. La qualità di questo vino è frutto del lavoro dei suoi viticoltori che, come un tempo, praticano viticoltura eroica, chiamata così proprio per le condizioni ambientali montane o di forte pendenza in cui è praticata, che complicano indiscutibilmente il lavoro, ma allo stesso tempo valorizzano la tipicità delle uve. Va riocordato che la zona di produzione del Lessini Durello si trova sulle colline tra Verona e Vicenza e sono coltivati a Durella 366 ettari sulle colline veronesi e 107 ettari su quelle vicentine. Sono 428 i viticoltori che coltivano quest’uva autoctona e con gli ingressi di questi giorni le aziende socie del Consorzio del Lessini Durello, sono Az. Agr. Bellaguardia, Cantina di Monteforte d’Alpone, Ca' Rugate, Cantina di Soave, Casa Cecchin, Az. Agricola Casarotto, Cavaggioni Lino, Cavazza, Collis Veneto Wine Group, Az. Agr. Corte Moschina, Dal Maso, Cantina Fattori, Franchetto, Az. Agr. Fongaro, Az. Agr. Marcato, Soc. Agr. Menmade, Az. Agr. Montecrocetta, Az. Agr. Sacramundi, Az. Agr. Sandro De Bruno, Az. Agr. Tamaduoli, Az. Vitivinicola Tirapelle, Cantina Tonello, Cantine Vitevis, Cantine Riondo, Az. Agr. Maltraversi.

Mario Stramazzo

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05/12/2016

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